Produrre energia solare in orbita e trasferirla in modalità wireless sulla Terra… sembra fantascienza ma è un esperimento scientifico (riuscito!)
Se a detta di molti è l’eolico offshore a rappresentare la prospettiva più interessante per la crescita delle rinnovabili, altri cercano soluzioni molto meno facili da immaginare. È il caso dei ricercatori che hanno ideato (e portato a compimento) la missione spaziale dell’SSPD-1 (Space Solar Power Demonstrator), che aveva l’obiettivo di testare una tecnologia che dovrebbe consentire di produrre energia solare nello spazio e da lì trasmetterla alla Terra. Un progetto che sembra uscito da un libro di fantascienza ma che, dopo questo primo e importante test, pare essere molto più concreto di quanto non si pensi.
Energia dallo spazio: le tre tecnologie
La missione SSPD-1 aveva l’obiettivo di testare tre tecnologie essenziali per la produzione e il trasferimento di energia solare dallo spazio alla terra. Parliamo, nel dettaglio, di questi tre strumenti:
ALBA: si tratta di 32 celle solari, appositamente realizzate per operare nelle difficilissime condizioni dell’ambiente spaziale;
DOLCE: la struttura su cui installare le celle, un telaio ripiegabile con una superfice di circa 2 mq;
MAPLE: i trasmettitori di potenza a microonde che dovranno “spingere” l’energia raccolta verso la terra; anche questi, flessibili e leggeri, devono confrontarsi con lo stress derivante dall’operare nello spazio.
La modalità di funzionamento, almeno a prima vista, sembra essere chiara: una struttura mobile ospita celle solari che raccolgono l’energia in orbita e dei trasmettitori la indirizzano verso la Terra. Ma quali esiti ha avuto questo esperimento?
Energia solare dallo spazio: si può fare?
Dopo circa 8 mesi in orbita, i risultati raccolti dalla missione dimostrativa sono stati incoraggianti: le tecnologie hanno funzionato (a parte qualche problema che ha riguardato DOLCE) e soprattutto è stata certificata la possibilità di trasmettere energia in modalità wireless dallo spazio alla Terra.
Una tecnologia affascinante e interessante, che nel prossimo futuro certamente non faticherà a trovare investitori. Non a caso negli ultimi anni si è assistito a una costante crescita degli investimenti in energia pulita, un settore in costante espansione che attrae sempre più fondi proprio per la ricerca di sistemi di produzione di energia green.
Naturalmente l’umanità è ancora lontanissima dalla realizzazione di un parco fotovoltaico spaziale, ma esperimenti come questo aprono prospettive e strade interessanti per i tanti soggetti pubblici e privati che oggi intendono finanziare la ricerca di tecnologie che consentano di decarbonizzare la produzione energetica.
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_Matteo Donisi