Secondo l’Iea, per ogni dollaro destinato agli idrocarburi ce ne sono 1,7 per l’energia green. Una crescita mondiale degna di nota, che impatta anche sull’Italia
Cresce con forza il mercato globale dell’energia pulita. Dovrebbero infatti salire a 1,7 trilioni di dollari gli investimenti nel settore, numeri che confermano l’attenzione al tema della transizione energetica e della sostenibilità ambientale dell’economia globale. È questo il primo dato che emerge dall’ultimo report dell’Iea (l’Agenzia internazionale per l’energia). L’altra notizia interessante è il boom del solare, che spinge la cavalcata delle rinnovabili.
I dati del report IEA
Cerchiamo ora di sintetizzare alcuni numeri per avere un’idea dello scenario dipinto dal report:
- per ogni dollaro investito in fonti fossili, 1,7 dollari andranno a finanziare le fonti di energia green; un’inversione di tendenza che ha contraddistinto gli ultimissimi anni;
- gli investimenti per il solare, si prevede, dovrebbero superare quelli per il petrolio;
- +24% di investimenti in energie green tra il 2021 e il 2023 (circa dieci punti percentuali in più rispetto alla crescita prevista per le fonti fossili).
Dati che ovviamente avranno un forte impatto anche sull’economia italiana, soprattutto se si considera che lo Stivale è uno dei Paesi europei più attenti all’efficientamento energetico e alla riduzione dei consumi.
Lo studio dell’Iea, inoltre, mostra come il mondo delle rinnovabili stia crescendo a 2 velocità: oltre il 90% degli investimenti nell’energia green, infatti, proviene dalle economie dei paesi sviluppati. Restano indietro i Paesi in via di sviluppo e quelli del cosiddetto Terzo Mondo.
Perché si investe sempre di più in energie pulite (e meno in fossili)
Ma quali sono le ragioni di questa crescita degli investimenti nell’energia green? Sicuramente una delle principali cause è l’instabilità del mercato dei combustibili fossili. Dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina e la crisi del prezzo del petrolio, infatti, si è riacceso il dibattito internazionale sugli investimenti in fonti energetiche alternative. Ovviamente incide molto anche la crescita del comparto degli electric vehicles. Dopo il boom del 2021, infatti, il mercato dell’auto elettrica continua a crescere e spinge in avanti gli investimenti nell’energia pulita. Infine vanno considerati i tanti interventi pubblici tesi a stimolare la transizione energetica. Si pensi, per esempio, all’Agenda 2030 dell’ONU, ai fondi stanziati per il settore dall’UE o agli obiettivi del PNRR.
Investimenti in crescita anche in Italia (ma a rilento…)
Emerge anche che l’Italia delle rinnovabili cresce, anche se più lentamente di come avremmo sperato. Nel nostro Paese, infatti, l’energia prodotta senza utilizzare combustibili fossili è circa il 19,5% del totale. Nel 2021, secondo il Ministero, le rinnovabili sono cresciute dell’1.18%, una crescita costante ma troppo lenta per sperare in una vera e propria transizione energetica o in quell’indipendenza energetica di cui si è tanto parlato negli ultimi anni.
I primati green dell’Italia non sono pochi:
scoprine alcuni in questo articolo
_Matteo Donisi