Un settore che offre enormi opportunità, una ricerca mostra come le piccole aziende (e gli investimenti nel settore) stiano spingendo il Paese verso la transizione verde
Il mercato italiano delle start-up innovative (e, per lo più, green) è cresciuto dell’879% nel periodo che va dal 2013 al 2022. Inoltre, nel prossimo futuro si prevede un’ulteriore crescita del settore e un rafforzamento degli investimenti in sostenibilità ambientale. Questa l’estrema sintesi di quanto raccontato in una ricerca della Rome Business School (insieme alla società di consulenza Global Management Group), che dipinge scenari interessanti di quella che potrebbe essere l’economia italiana in un futuro molto prossimo.
I numeri della crescita made in Italy
La ricerca è particolarmente interessante perché va a fotografare alcuni spaccati dell’economia italiana che riescono ad essere estremamente esemplificativi di ciò che sta accadendo e di ciò che ragionevolmente accadrà nei prossimi anni. Vediamo alcuni esempi:
- I piccoli crescono di più: i ricavi di aziende familiari e PMI crescono più delle grandi imprese (+6,3% contro un +4,1%);
- Aumenta di circa il 28% l’anno il numero delle start-up innovative presenti nel nostro Paese;
- Aumenterà ulteriormente l’emissione di minibond green in Italia (oltre 100 emissioni entro la fine del 2023 con un importo complessivo di circa 300 milioni di euro);
- Sempre più green: la transizione verde potrebbe valere, in Europa, 1.800 miliardi di euro entro il 2030. In questo scenario, l’Italia occuperebbe un ruolo di guida per i paesi europei in materia di circolarità e sostenibilità.
Il quadro abbozzato dalla ricerca della Rome Business School, in sostanza, mostra uno scenario caratterizzato da piccole realtà imprenditoriali (sempre più specializzate e innovative) in grado di spingere l’Italia nella corsia a scorrimento veloce della transizione green, sempre più sostenuta e finanziata da player pubblici e privati.
L’impennata dell’economia green
Si è già parlato del trend positivo degli investimenti ESG (Environmental, Social, and Governance), quelli che riguardano le aziende (anche italiane) che scelgono la strada della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale. I risultati della ricerca confermano che il nostro Paese è leader europeo nella crescita dell’economia circolare (consumo di suolo, ciclo dei rifiuti, sfruttamento delle risorse), poiché è la nazione UE che fa registrare la crescita maggiore nel settore. Un indicatore che va di pari passo con la crescita delle piccole aziende innovative, tanti sono infatti gli esempi di start-up che si occupano di economia circolare e cercano di creare modelli di business virtuosi e sostenibili. Tra le regioni più avanti nello sviluppo dell’economia circolare svettano la Toscana e il Trentino Alto-Adige.
A sostenere questo trend positivo ci sono l’aumento dei minibond green (da circa 70 milioni di euro nel 2020 agli oltre 200 milioni del 2022). Il crescente interesse per le aziende che scelgono di puntare su sostenibilità ambientale e responsabilità etica d’impresa sarebbe anche causato dalla crescente attenzione che le giovani generazioni dedicano a questi indicatori. Un approccio che, stando ai dati del Parlamento Europeo, dovrebbe dar vita a un’economia da 1.800 miliardi di euro entro il 2030.
La crescita delle start-up
Infine, ci sono i numeri che riguardano le start-up innovative del Bel Paese, che entro la fine dell’anno dovrebbero essere più di 16.000 (contro le 1.503 attive nel 2013). Una crescita che dal 2013 al 2022 si è attestata sul +28,8% annuo (per un totale di +879% nell’intero decennio). Tra i settori più toccati da questa rivoluzione ci sono la manifattura, le attività scientifiche e soprattutto l’informazione e la comunicazione.
Cresce anche il valore delle start-up italiane: quelle con valore di produzione compreso tra 1 e 5 milioni di euro erano solo 13 dieci anni fa, mentre ora hanno raggiunto la cifra di 2.262. Tra le regioni più “innovative”, si distingue la Lombardia, seguita dal Lazio (che si posiziona al secondo posto) e dalla Campania (che negli ultimi anni è cresciuta con un tasso superiore alla media nazionale).
Intanto crescono vertiginosamente
gli investimenti in energia green… leggi di più!
_Matteo Donisi