Nato dopo le oscillazioni dovute a materiali critici e conflitti, è uno strumento fondamentale (soprattutto per l’UE) e influenza il mercato globale
L’insieme di molti fattori sta determinando la rapida crescita degli investimenti internazionali nelle energie green. Oggi, però, la transizione energetica necessaria per il passaggio dagli idrocarburi alle rinnovabili ha bisogno di tecnologie sempre più avanzate (e spesso costose). Tecnologie che funzionano grazie a materiali rari (le cosiddette materie prime critiche) e dalle quali dipende, in buona parte, quel processo di decarbonizzazione su cui l’Unione Europea sta fortemente spingendo per incidere positivamente sull’ambiente e per rendere il Vecchio Continente sempre più indipendente dai combustibili provenienti da oltre confine. Proprio per monitorare il costo di tali tecnologie, è stato istituito l’indice CEEPI. Vediamo cos’è e perché è così importante.
Cos’è l’indice CEEPI
Il CEEPI, acronimo che sta per Clean Energy Equipment Price Index, è un indice creato dall’IEA (l’Agenzia Internazionale dell’Energia) per misurare le oscillazioni dei prezzi di alcune tecnologie strategiche per la green economy.
Tale indice viene aggiornato ogni trimestre, permettendo così di mappare l’andamento dei prezzi delle tecnologie green. Il valore viene calcolato principalmente tenendo conto degli investimenti nel settore nel periodo di riferimento.
Indice CEEPI: le tecnologie strategiche
Ma quali sono queste tecnologie attenzionate dal Clean Energy Equipment Price Index? Prevalentemente parliamo di apparecchiature che riguardano la produzione energetica, il comparto dell’auto elettrica e lo stoccaggio di energia. Più precisamente:
- Turbine eoliche (soprattutto ora che l’eolico offshore sembra rappresentare il futuro delle rinnovabili);
- Componentistica per la realizzazione di pannelli fotovoltaici;
- Tecnologie per l’accumulo e lo stoccaggio di energia;
- Batterie al litio per veicoli elettrici.
Si tratta, come è evidente, di tecnologie essenziali per lo sviluppo della green economy europea. Da qui la necessità di monitorarne i prezzi (che negli ultimi mesi sembrano aver arrestato la loro crescita).
Perché l’indice CEEPI è importante per il futuro dell’Europa
L’importanza del CEEPI, soprattutto per l’Europa, nasce dal fatto che le tecnologie per la transizione ecologica sono sempre più centrali nell’economia mondiale. Soprattutto se si guarda a un mercato, quello europeo, che negli ultimi anni ha visto crescere vertiginosamente gli investimenti ESG (se non sai cosa sono, leggi il nostro approfondimento!).
In effetti, tali apparecchiature toccano molti dei temi cruciali dell’economia del ventunesimo secolo: le riserve di materie prime critiche e metalli rari, la decarbonizzazione, l’indipendenza energetica europea e il passaggio alla mobilità elettrica. Un interesse, quello per le tecnologie green, che è cresciuto a seguito del conflitto in Ucraina, dopo che l’UE ha iniziato a ridurre l’importazione di combustibili fossili e ha accelerato gli investimenti in energia pulita.
Insomma, l’indice CEEPI serve a monitorare (e, come sempre accade in questi casi, a influenzare) i prezzi di componenti dalle quali dipende molto del nostro futuro.
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_Matteo Donisi