Oltre che per la produzione di miele, le api sono fondamentali per la salvaguardia delle nostre colture e per la nostra economia
A causa dell’inquinamento e dell’uso massiccio di pesticidi in agricoltura le api rischiano l’estinzione. Secondo uno studio del Conicet, il Consiglio nazionale delle ricerche argentino, negli ultimi vent’anni abbiamo perso il 25% delle specie di api, con ripercussioni anche sull’economia.
Gli insetti col pungiglione sono fondamentali non solo per la produzione di miele ma anche per la salvaguardia dell’intera agricoltura. Grazie all’impollinazione favoriscono le coltivazioni della frutta e della verdura che ogni giorno finiscono sulle nostre tavole – frutti di bosco, pesche, pomodori, zucchine – ma anche dei mangimi animali e del cotone.
Per la salvaguardia degli impollinatori diversi governi hanno attuato politiche a tutela della loro riproduzione. Come la Germania, che con il ministro dell’Ambiente Svenja Schulze ha promosso una legge che obbliga i gestori dei parchi pubblici a riservare uno spazio alle api. Anche in Italia si sta cominciando a prendere sul serio la questione, il Wwf intanto ha lanciato la campagna Bee-Safe che prevede la creazione di aree verdi per l’allevamento delle api nelle zone ad elevato rischio di crisi ambientale.
L’impegno dell’Italia nella salvaguardia delle api
Per preservare le api dall’estinzione e frenare la strage si sono attivate molte realtà italiane. Il Parco Naturale Adamello Brenta ha promosso il progetto Apinzolo, che prevede la semina di piante e fiori adatti alle api solitarie (quelle che nutrono solo la propria famiglia) in diversi territori dell’area come Pinzolo, Campiglio e Sant’Antonio di Mavignola. Il progetto prevede anche la costruzione di un hotel per api, un insieme di casette in legno in cui gli insetti possano trovare riparo durante l’inverno. Anche il comune di Padova si è mosso per favorire il ripopolamento degli impollinatori, avviando il progetto “Padova città delle api”, con l’installazione di alcune arnie di api mellifere all’interno di un’area recintata adiacente alla zona del parco Morandi. La zona del pavese poi è adatta all’allevamento degli impollinatori perché è ricca di prato di trifoglio, tarassaco e alberi a medio fusto.
Oltre alle istituzioni, anche le aziende si sono mobilitate. Mulino Bianco con la collaborazione di alcune aziende agricole ha costruito 300 casette dislocate fra Pedrignano (nella provincia di Parma), Torrechiara (Parma), Adria (Rovigo) Asciano (Siena).
Cosa fare per proteggere le api anche da casa propria
Il solo impegno delle pubbliche amministrazioni e delle imprese non basta a fermare l’estinzione degli insetti impollinatori. Anche individualmente è possibile attuare azioni per la salvaguardia delle api. Innanzitutto piantando fiori e alberi da cui le api possano prelevare il prezioso nettare come la calendula, la lavanda o la malva. Se abbiamo un giardino o un parco, allora possiamo piantare un albero da frutta o un tiglio. Anche sistemando delle piante sul balcone o sul davanzale si favorisce la riproduzione delle api. Tutte soluzioni che oltre a proteggere le specie consentono di rendere più gradevole il proprio ambiente.
Infine… attenzione: qualora ci accorgessimo della presenza di un alveare nelle nostre vicinanze non dobbiamo spruzzare spray tossici ma chiamare un apicoltore per rimuoverlo.
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_ di Matteo Melani