Si trova in Lombardia ed è grande come 25 campi da tennis. Il “Risegno” è visitabile, si trasforma a seconda delle stagioni
Il più grande Mandala di Riso al mondo si trova in Italia, più precisamente in Lomellina e grazie alle sue dimensioni è visibile da satellite. Il “ Risegno” (disegno di riso), come è stato battezzato dal suo ideatore Livio Bourbon, misura 6.400 mq, pari a 25 campi da tennis e raffigura una rosa dei venti. L’opera è stata realizzata in mezzo alle risaie per celebrare i 90 anni dell’Ente Nazionale Risi ed è un omaggio a tutto il mondo del riso italiano.
Cos’ è il Mandala
Il mandala, simbolo sacro della tradizione induista e buddista, è presente in tutte le culture arcaiche. Si tratta di un cerchio al cui interno sono disegnate, partendo dal centro, forme che rappresentano l’universo e il mondo interiore. Spesso sono forme astratte, geometriche, ma a volte sono riconoscibili il sole, la ruota, l’albero, il fiore di loto o un gioiello. In Oriente per secoli il mandala è stato un mezzo per raggiungere consapevolezza e concentrazione. Molto conosciuti sono i mandala di sabbia dei monaci tibetani che realizzano incredibili opere d’arte utilizzando polveri colorate lavorando per settimane o mesi. Una volta finito il capolavoro si potrà ammirare solo per un breve momento perché poi verrà distrutto. Infatti il mandala è il simbolo dell’impermanenza della vita, della natura transitoria di tutte le cose.
Oggi il mandala è di moda anche in Occidente, al punto che molte persone hanno tatuaggi– mandala perché oltre ad essere molto belli hanno anche un significato di protezione e armonia. . Le tecniche di meditazione–mandala aiutano a concentrarsi in modo naturale. Contemplare un mandala, infatti, ispira calma e serenità e aiuta a gestire lo stress. Il mandala è utilizzato in arte-terapia per sviluppare creatività e conoscenza di sé. In commercio si trovano molti libri per adulti e bambini con mandala da colorare, indicati per rilassarsi e percepire una sensazione di pace e benessere, infatti questa attività mette in funzione la parte creativa del cervello, spesso trascurata nella vita di tutti i giorni, tormentata da ansia e preoccupazioni.
Trovate un mandala che vi piace e provate: fissate il centro e fate respiri profondi e tranquilli fino ad avvertire una piacevole sensazione di pace.
Il Mandala dell’ Ente Nazionale Risi
L’ Ente Nazionale Risi compie 90 anni e celebra il suo compleanno con un omaggio al mondo del riso: un’opera land art ideata da Livio Bourbon, fotografo vercellese, che si ispira ai mandala orientali. A Castello d’Agogna (Pv) nei pressi del Centro Ricerche sul riso, sono state seminate dai tecnici e dal personale dell’Ente tre diverse varietà di riso (uno a foglia scura, uno medio chiara e uno chiara) su una superficie grande quanto 25 campi di tennis, in modo da disegnare una gigantesca rosa dei venti stilizzata. La caratteristica della land art è di essere mutevole nel tempo ed effimera, cioè non durevole: la natura diventa arte per un tempo limitato. “Risegno”, cioè disegno di riso, si è così trasformato continuamente e continua a trasformarsi, dai verdi e viola tardo primaverili al dorato e marrone man mano che si avvicina il tempo della mietitura, crescendo intanto in altezza e in volume. Un modo interessante e creativo per attirare l’attenzione su un prodotto italiano, il riso, coniugando coltura e cultura. L’opera è visibile anche dal satellite, la mietitura è prevista per il 2 ottobre, giorno della Fondazione dell’Ente Risi.
Il mandala da Guinness ad Expo 2015
Un Mandala “piccolo” ma entrato nel Guinnes dei Primati, composto da un cerchio di “soli” 20 metri di diametro, fatto con due tonnellate di rotture (cioè chicchi rotti durante la sbiancatura) di riso bianco rosso e nero, era stato realizzato in occasione di Expo Milano 2015 con la partecipazione del pubblico per lanciare un messaggio di “ non spreco” di cibo e di acqua. Infatti una volta distrutto il mandala, il riso di cui era fatto fu tramutato in cibo per gli animali. Bourbon da allora ha continuato a progettare Mandala, non solo in Lomellina, sempre con il coinvolgimento delle comunità locali e spesso aiutato da studenti di tutte le età. E c’è da scommettere che questo bellissimo progetto continuerà anche in futuro!
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_ di Mirella Protti
