Riconosciuto con una legge il ruolo sociale dell’agricoltore e istituita una giornata nazionale dedicata
L’Italia è un Paese dalla grande tradizione agricola e le storie dei nostri agricoltori sono spesso esempi di dedizione e amore per l’ambiente e il Pianeta. In tutto il mondo l’agricoltura si dimostra essere un settore interessato dall’innovazione, mentre un progresso all’insegna della sostenibilità è altamente richiesto per abbattere l’impatto delle pratiche agricole tradizionali. Ad esempio abbiamo parlato in questo articolo del vertical farming, l’agricoltura verticale, e dei suoi vantaggi in questo senso.
In Italia la Commissione agricola del Senato ha approvato il disegno di legge che riconosce il ruolo sociale dell’imprenditore agricolo. A ciò si aggiunge l’istituzione della giornata nazionale dell’agricoltura e il premio “De Agri Cultura”. Una certezza rimane: la figura dell’agricoltore continua ad essere fondamentale anche in un’epoca di transizione.
Finalità della norma
Come si evince dall’articolo 1 della norma, l’obiettivo è il riconoscimento dell’agricoltore come custode di ambiente e territorio. La figura dell’agricoltore concorre infatti alla protezione del territorio dagli effetti dell’abbandono delle attività agricole, dallo svuotamento dei piccoli insediamenti urbani e dei centri rurali e dal rischio idrogeologico. Con questo riconoscimento, si vuole tutelare e sostenere la salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema.
L’agricoltore custode: chi è e in che modo protegge il territorio
Quando si parla di “agricoltori custodi” si fa riferimento agli imprenditori agricoli e alle società cooperative del settore agricolo e forestale.
Si occupano di mantenere il territorio sistemando e salvaguardando il paesaggio agrario, montano e forestale, pulendo il sottobosco, curando e mantenendo l’assetto idraulico e idrogeologico, difendendo il suolo e la vegetazione; custodiscono la biodiversità rurale; allevano razze animali e coltivano varietà vegetali locali; conservano e tutelano formazioni vegetali e arboree monumentali; contrastano l’abbandono delle attività agricole, il dissesto idrogeologico e il consumo del suolo; contrastano la perdita di biodiversità tutelando prati, siepi, boschi ma anche api e altri insetti impollinatori e coltivando piante a comprovato potenziale nettarifero e pollinifero.
Giornata nazionale e premio “De Agri Cultura”
La norma istituisce anche la Giornata nazionale dell’agricoltura, la seconda domenica di novembre, con la finalità di far conoscere il ruolo fondamentale dell’agricoltura, la cui pratica è fondamentale per soddisfare i bisogni primari e raggiungere il benessere economico, ambientale e sociale del Paese.
Il premio al merito “De Agri Cultura” verrà, nello specifico, conferito a coloro che si distinguono per la produzione di beni di elevata qualità, o per l’utilizzo di strumenti di innovazione tecnologica, o per tecniche e metodi di coltivazione integrata nel rispetto dell’ecosistema.
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_Miriam Tettamanti