Il lander Odysseus approdato a febbraio sul nostro satellite trasportava vari oggetti, tra cui il documentario del 2010 di Michael P. Nash “Climate Refugees”
La recente missione privata Nova-C Odysseus ha portato all’allunaggio di una capsula contenente vari documenti, tra cui l’acclamato documentario “Climate Refugees”, in cui il regista affronta l’argomento dell’impatto umano globale del cambiamento climatico e delle migrazioni di massa.
La missione privata Nova-C Odysseus
Per la prima volta dal 1972, una missione è sbarcata sulla Luna, grazie alla collaborazione della NASA con la società privata Intuitive machines. Il lander privato americano Odysseus è infatti atterrato sulla Luna il 23 febbraio 2024. Al suo interno, una capsula costruita con un materiale creato in vetro, nichel e NanoFiche e concepita per durare milioni di anni, che contiene artefatti riguardanti arti, cinema e musica, oltre a testimonianze della storia dell’umanità. L’obiettivo è quello di far sì che sulla Luna rimanga una testimonianza dell’esistenza e della storia degli esseri umani.
Climate Refugees: la genesi del documentario
Tra i documenti contenuti nella capsula è stato inserito il documentario del 2010 di Michael P. Nash “Climate Refugees”. Il prodotto fa parte di una sequenza di documentari che l’International Center for Climate Governance (ICCG) ha presentato a Venezia con la rassegna cinematografica “Think Forward”.
In esso il regista esplora in profondità l’impatto umano globale del cambiamento climatico e, in particolare, si sofferma sulla relazione tra cambiamento climatico e migrazioni di massa.
Il lavoro della troupe è iniziato nel 2009 e sono stati esplorati 48 Paesi del mondo per poi individuare alcuni aspetti comuni: sovrappopolazione, scarsità di risorse, malnutrizione… e cambiamento climatico.
Il riscaldamento globale ha infatti portato a un numero sempre più alto di profughi e migranti vittime della mancanza di risorse nei loro ambienti di origine.
Il documentario affronta anche dell’aspetto politico della questione: in assenza di decisioni rilevanti, i rifugiati climatici continueranno ad essere considerati migranti di serie B. Ma continueranno a esistere se la lotta alla crisi climatica non porterà a risultati concreti.
Sempre più alto il numero di migranti climatici:
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_Miriam Tettamanti