Non tutte le specie a rischio estinzione, per fortuna, scompaiono. Eccone alcune sopravvissute grazie al nostro impegno
Il rischio di estinzione, per molte specie animali, è ancora oggi un problema non arginato. Basti pensare ai koala, dichiarati ufficialmente a rischio dall’Australia nel 2022. A volte, però, arrivano anche buone notizie: l’uomo, con le sue azioni, è riuscito nell’impresa di tutelare molti animali e salvarli dall’estinzione. Come accade questo? A volte è sufficiente avviare interventi per la conservazione degli habitat, oppure proteggere le specie da bracconieri e predatori trasportandole negli zoo. Nel caso dei mammiferi, nello specifico, è utile introdurre norme legislative o programmi di reintroduzione dopo periodi di cattività.
Pony della Mongolia
Il cavallo di Przewalski, più conosciuto come Pony della Mongolia, è stato sottoposto ad un vero e proprio esperimento di clonazione. Nel 2020, infatti, un puledro di nome Kurt è stato dato alla luce da una madre surrogata utilizzando il DNA di un suo simile, congelato nel 1980. L’esperimento ha portato ad un ripopolamento della specie, con circa 2000 esemplari protetti in riserve e zoo.
Panda
Il panda, non a caso simbolo del WWF, ha rappresentato e rappresenta ancora oggi la lotta contro l’estinzione e l’importanza della tutela di tutte le specie animali. Il piano del governo cinese per la sua salvaguardia è partito dalla tutela delle foreste e da programmi di riproduzione in cattività. Dal 2004, il numero di panda è aumentato del 20%.
Falco pellegrino
Qualcuno di voi ricorderà il DDT, famoso insetticida messo in commercio a partire dagli anni ‘40. Il suo utilizzo causava la diffusione di sostanze tossiche e nocive nell’aria. Rachel Carson, biologa statunitense, fu la prima a rendersi conto che esisteva una connessione tra il loro deposito sulla vegetazione e le disfunzioni registrate in molte specie animali, tra cui il falco pellegrino. Grazie ai preziosi studi della Carson, il DDT venne messo al bando nel 1972, e questo fu un primo passo verso la salvaguardia di questo maestoso animale. In seguito, il biologo canadese Richard Fyfe avviò un programma di allevamento, che ebbe come obiettivo la reintroduzione di falchi pellegrini in aree dove erano ormai scomparsi.
Scopri le storie degli animali che
si sono adattati per sopravvivere in città
_Martina Marotta