Con il passare degli anni, animali e piante cambiano comportamento e si adattano per vivere in contesti urbani, perdendo spesso le proprie caratteristiche originarie
Gli effetti dell’attività umana condizionano fortemente l’ambiente in cui viviamo sia su scala locale che globale. Le città si espandono velocemente e gli animali mutano per adattarsi all’ecosistema urbano. Negli ultimi anni vari studi hanno dimostrato come l’evoluzione degli animali possa essere anche molto rapida e scoperto come gli organismi riescano ad adattarsi positivamente alle mutevoli circostanze.
Cinghiali in città e zanzare tutto l’anno
Leggiamo spesso, ad esempio, di cinghiali che si spingono fino in città in cerca di cibo e quindi per necessità, immergendosi nel contesto urbano come se si trovassero in un qualsiasi altro elemento naturale. Sempre più uccelli, insetti e mammiferi cambiano comportamenti e abitudini tanto da essere oggetto di studi, addirittura in certi casi si arriva a vere e proprie mutazioni urbane delle specie animali.
Un altro esempio è la “nuova” specie di zanzara urbana comparsa per la prima volta nella città di Londra che a differenza della zanzara comune (Culex Pipiens), stagionale e più attiva nei mesi caldi, riesce a sopravvivere nel corso di tutto l’anno adattandosi perfettamente al sottosuolo londinese. Queste zanzare urbane, con caratteristiche molto simili fra loro, sono state ritrovate anche in diverse metropoli di tutto il mondo, dimostrando come il processo evolutivo abbia permesso di sviluppare nuove mutazioni che consentono la sopravvivenza di questo insetto in un contesto urbano.
Nuovi contesti, nuove capacità
Come spesso capita è il cervello che fa la differenza nell’evoluzione di una specie, anche nella vita di città. Lo dimostra l’incredibile capacità di adattamento dei corvi, che ormai sfoggiano incredibili capacità cognitive, sanno utilizzare strumenti e forme di linguaggio, ricordano i volti umani e hanno cambiato strategia nel procacciarsi il cibo. Hanno persino imparato, lavorando in coppia, ad estrarre dai bidoni della spazzatura i sacchetti contenenti cibo, in quelli che sono diventati comodi banchetti giornalieri. Tutto questo grazie ad un tasso di evoluzione cerebrale particolarmente veloce.
Sempre nel Regno Unito invece le volpi si sono avvicinate in molti centri cittadini, attirate dalle grandi quantità di rifiuti alimentari. Uno studio del 2020 dimostra come queste volpi urbane hanno sviluppato, nel corso del tempo, musi sempre più corti rispetto a quelle che vivono nei boschi, in un lento e costante percorso di domesticazione.
Nelle nostre città… non solo gli animali si evolvono
Anche le piante stanno evolvendo strategie simili in diverse città di tutto il mondo. A seguire il monitoraggio di questi cambiamenti è il Global Urban Evolution Project che sta studiando l’evoluzione parallela del trifoglio bianco (Trifolium repens). Sono state campionate 110.019 piante di trifoglio bianco da 6.169 popolazioni in 160 città in tutto il mondo per capire se l’evoluzione parallela è condizionata dal cambiamento ambientale urbano. Il GLUE sintetizza i risultati dello studio in questo modo: accade che un trifoglio osservato a Toronto sia più simile a uno osservato a Berlino che non rispetto a un trifoglio cresciuto in una foresta canadese. Questo significa che l’evoluzione parallela è influenzata direttamente dalle attività umane. Resta da capire come agiscono e si comportano le specie animali che da queste piante dipendono.
Purtroppo non sempre gli animali si adattano,
ecco quelli a rischio estinzione!
_Andrea Solari