Il destino delle foreste, l’artificialità, la salvaguardia degli habitat: tantissimi artisti hanno raccontato il rapporto complesso tra uomo e natura
La Biennale di Venezia attira nella città lagunare un gran numero di visitatori: un evento di caratura mondiale, che inevitabilmente finisce sotto i riflettori dei media internazionali e una grande vetrina per gli artisti, che sfruttano la rassegna anche per inviare messaggi politici e per riflettere su temi etici e sociali.
Non meraviglia, quindi, vedere come i padiglioni dell’edizione 2024 della Biennale si siano arricchiti di mostre e installazioni a tema sostenibilità ambientale. Del resto, se pochi mesi fa qualcuno ha pensato di spedire sulla luna un documentario sul clima, l’appuntamento veneziano non poteva rimanere fuori dal dibattito internazionale sulla sostenibilità della società odierna.
La Biennale di Venezia
L’Esposizione internazionale d’arte di Venezia, meglio nota come “Biennale d’arte di Venezia” (o semplicemente “Biennale di Venezia”) è una tra le più importanti e antiche (la prima edizione risale al 1895) manifestazioni mondiali dedicate all’arte contemporanea.
Ciascuna edizione della Biennale (e quindi anche quella 2024) cerca di raccogliere e di tenere insieme i tratti più interessanti e significativi della produzione artistica mondiale, finendo per diventare sempre un importante stimolo di riflessione su tematiche importanti e centrali nel dibattito pubblico internazionale.
La Biennale di Venezia 2024: l’ambiente al centro
Natura e arte sono sempre state profondamente legate, soprattutto se si pensa che le prime espressioni dell’arte figurativa nascevano proprio come tentativo di riprodurre la realtà naturale. Oggi però questo legame inevitabilmente racchiude in sé anche la questione relativa alla salvaguardia della natura e quindi alla complessa tematica ambientale.
Moltissimi, infatti, gli osservatori e i portali specializzati (come Artuu) che stanno sottolineando come questa edizione della rassegna sia fortemente incentrata sui temi della sostenibilità.
L’arte di oggi deve necessariamente comunicare l’urgenza di trovare un nuovo equilibrio tra la vita dell’uomo e quella del mondo naturale. Un tema complesso che, com’era prevedibile, diventa palpabile aggirandosi tra i padiglioni della Biennale di Venezia 2024 e che ha già da tempo permeato il mondo della produzione artistica.
Del resto, non molto tempo fa le opere del Leopold Museum di Vienna erano state esposte inclinate per sensibilizzare i visitatori rispetto al tema del cambiamento climatico (se non conosci la storia di questa campagna geniale, leggi il nostro approfondimento!).
Biennale di Venezia 2024 e ambiente: alcuni esempi
Tra le tante installazioni artistiche a tema ambientale, sta facendo discutere quella realizzata da Oto Hudec per il padiglione della Slovacchia (foto di apertura, fonte labiennale.org). Il tema della salvaguardia degli alberi è al centro del lavoro dell’artista, che volge l’occhio innanzitutto sui Giardini di Venezia, che rischiano di sparire a causa del cambiamento climatico e, soprattutto, dell’innalzamento del livello della laguna.
Sul destino delle foreste si interroga anche Seeing Forest, da Robert Zhao Renhui per il Padiglione di Singapore. L’esposizione, che unisce opere audiovisive e installazioni, è incentrata sul tema delle riforestazioni e delle cosiddette “foreste secondarie”, quelle nate su terreni precedentemente deforestati dall’uomo.
Incentrata sul tema dell’artificialità, invece, la riflessione sviluppata da Trevor Yeung (per Hong Kong), mentre anche nei padiglioni di Camerun, Bolivia, Giappone, Filippine ed Estonia la salvaguardia ambientale assume un ruolo centrale.
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_Matteo Donisi