Sistemi GPS, droni, sensori, sistemi di irrigazione intelligenti e robotica avanzata: la tecnologia ottimizza la produzione e la rende più sostenibile
L’agricoltura di precisione nasce dall’idea di utilizzare le più moderne tecnologie per efficientare e rendere maggiormente sostenibile (in termini sia economici che ambientali) il settore agricolo. Infatti, in un contesto caratterizzato da una costante crescita della popolazione mondiale, le risorse naturali sono sempre più limitate. Proprio questa condizione (insieme, ovviamente, alla volontà delle imprese agricole di massimizzare i profitti) determina il successo che queste tecnologie stanno avendo. Un qualcosa che ricorda, per certi versi, la diffusione del vertical farming e di altre tecniche agricole innovative.
Perché abbiamo bisogno dell’agricoltura di precisione?
I motivi per cui l’agricoltura di precisione gioca un ruolo essenziale nel mondo di oggi sono essenzialmente due:
- riduce il consumo di acqua e l’uso di fertilizzanti e pesticidi, rendendo più sostenibile un comparto, quello agricolo, che non è esente da responsabilità rispetto al tema del cambiamento climatico;
- migliora la produttività dei terreni agricoli, ottimizzando le colture.
È evidente come entrambe queste ragioni siano ancor più valide in zone che, a causa dell’innalzamento delle temperature mondiali, hanno problemi di siccità e riduzione delle superfici coltivabili.
Agricoltura di precisione: le tecnologie che la rendono possibile
Come detto in introduzione, l’agricoltura di precisione si basa sull’utilizzo di diverse tecnologie. Tra queste, un ruolo fondamentale è svolto dai sistemi GPS, che consentono di tracciare e mappare i campi con grande accuratezza e, unitamente a impianti di robotica avanzata, consentono di programmare i mezzi agricoli per la lavorazione del terreno, per la semina e per tutte le attività che attengono alla cura dei campi.
Sembra assurdo, ma è vero: grazie all’agricoltura di precisione, oggi molte aziende utilizzano trattori che si muovono da soli su tracciati disegnati da sistemi che elaborano dati raccolti da GPS. In questo modo si riduce quasi a zero l’errore (fisiologico nel caso di guidatori umani) e si ottimizzano le lavorazioni.
Un’altra tecnologia chiave è l’uso di sensori che rilevano parametri del suolo e delle colture, come l’umidità, la temperatura e il contenuto di nutrienti. Queste strumentazioni forniscono informazioni in tempo reale, permettendo agli agricoltori di intervenire rapidamente e con precisione per monitorare ed ottimizzare le condizioni di crescita delle piante.
Benefici dell’agricoltura di precisione
Alla luce di quanto detto, appare chiaro che l’agricoltura di precisione offra numerosi benefici, sia in termini di produttività che di sostenibilità:
- Aumento della resa dei raccolti;
- Riduzione degli sprechi di risorse (acqua, sementi, pesticidi ecc…);
- Riduzione dei tempi delle attività agricole;
- Maggior monitoraggio e riduzione del rischio.
Agricoltura di precisione e impatto ambientale
L’Italia riconosce il ruolo sociale degli agricoltori e il loro ruolo di custodi degli habitat naturali. A maggior ragione vale la pena sottolineare che uno degli aspetti più rivoluzionari dell’agricoltura di precisione è che può essere utilizzata per ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura.
Come tutti sanno, infatti, l’uso intensivo di fertilizzanti e pesticidi ha effetti negativi sull’ambiente, contribuendo all’inquinamento del suolo e delle falde acquifere. Queste tecnologie avanzate, come abbiamo detto, permettono di applicare fertilizzanti e pesticidi solo dove e quando sono necessari, riducendo la quantità complessiva utilizzata e minimizzando il rischio di contaminazione.
Per le stesse ragioni, l’agricoltura di precisione favorisce una gestione più sostenibile delle risorse idriche. I sensori di umidità e i sistemi di irrigazione intelligenti permettono di evitare l’uso eccessivo di acqua.
Infine, è chiaro come l’agricoltura di precisione contribuisca anche alla riduzione delle emissioni di gas serra. Grazie all’ottimizzazione delle pratiche agricole e alla riduzione degli input chimici, le emissioni di CO2 e altri gas serra vengono significativamente abbattute.
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_Matteo Donisi