Proprio grazie al riciclo più del 70% degli imballaggi hanno trovato una seconda vita diventando nuovi oggetti
Con il 70,30% di riciclo effettuato nell’ultimo anno, l’Italia si aggiudica il primato di Paese d’Europa più virtuoso nella raccolta differenziata e nel recupero degli imballaggi in alluminio. Secondo l’ultimo rapporto di Cial (Consorzio imballaggi alluminio), grazie al reimpiego degli imballaggi sono state evitate emissioni di gas serra pari a 417 mila tonnellate di CO2 ed è stato raggiunto un risparmio energetico equivalente a oltre 182 mila tonnellate di petrolio.
Con questo risultato il nostro Paese è addirittura in anticipo rispetto agli obiettivi previsti dall’Unione europea per i prossimi anni, cioè il 50% di riciclo di imballaggi entro il 2025 e il 60% entro il 2030. Fra gli imballaggi più riciclati ci sono le lattine: quasi tutte quelle utilizzate (il 93,8%) sono diventate altri oggetti. Se si confronta il dato italiano con il tasso medio dei Paesi in cui vige il sistema del deposito cauzionale (vuoto a rendere) che si attesta intorno al 76%, si comprende la validità del riciclo rispetto al riuso.
Istituzioni, imprese, cittadini: la filiera italiana del riciclo degli imballaggi
Il record italiano è frutto della sinergia tra imprese, comuni e cittadini proprio perché dai territori parte la raccolta dei rifiuti. Con Cial collabora il 69% dei comuni italiani, vale a dire 44,8 milioni di cittadini coinvolti (il 76% degli abitanti italiani serviti).
Dal 1994 Legambiente con il riconoscimento dei Comuni Ricicloni premia le realtà che si sono distinte nella raccolta differenziata e nel riciclo dei rifiuti e quest’anno i comuni vincitori sono stati quello di Marsala (in provincia di Trapani con 78809 abitanti) e quello di San Donà di Piave (in provincia di Venezia con circa 42000 abitanti). Entrambi – seppur con differenze – hanno registrato un reso pro capite di 900 grammi di imballaggi per abitante. Fra le categorie di consumatori, i giovani sono più sensibili al rispetto dell’ambiente e anche occasioni come i concerti possono diventare eventi per promuovere le buone pratiche. Ad esempio Live Nation, società che organizza rassegne come il Firenze Rock che attirano ragazzi da ogni parte del mondo, ha aderito al progetto internazionale Every Can Counts (in Italiano “Ogni Lattina Vale”) e collabora con Cial per l’avvio a riciclo di ogni lattina per bevande consumata dagli spettatori non soltanto all’interno delle arene e degli spazi coinvolti ma anche immediatamente fuori, lungo il perimetro degli ingressi.
I consigli per gettare gli imballaggi correttamente
Per essere certi di gettare via gli imballaggi correttamente innanzitutto occorre verificare se nella nostra zona ci sono appositi punti di raccolta; in alternativa si possono gettare con la plastica o con il vetro.
Bisogna separare poi l’alluminio dagli altri materiali, ad esempio togliendo il tappo dalla bottiglia o staccare il coperchio dal vasetto dello yogurt. Poi si devono compattare o appallottolare insieme i pezzi più piccoli e sottili. Se gli imballaggi contengono alimenti non è necessario lavarli o sciacquarli ma basta togliere i residui di cibo. Nella raccolta differenziata dell’alluminio si possono inserire: lattine per bevande, vaschette e scatolette per il cibo (anche quelle per il cibo per animali), bombolette spray, tubetti per creme, conserve e prodotti sanitari e cosmetici, fogli sottili come l’involucro del cioccolato e il rotolo da cucina, tappi, capsule e chiusure varie. Piccoli gesti quotidiani con cui si può contribuire a ridurre l’impatto dei rifiuti e che hanno portato ad un’eccellenza tutta italiana.
Diritto alla riparazione:
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_Matteo Melani