Una vera “disintossicazione” che porta benefici psicofisici dimostrabili: ecco perché periodicamente sarebbe importante fare a meno di smartphone e social
Social e smartphone non hanno un effetto positivo sul benessere delle persone, ormai è risaputo. Dipendenza, stress, interazioni disfunzionali con il sonno, oscillazioni umorali, sono tante le problematiche che negli ultimi anni sono state messe in relazione con l’uso degli strumenti digitali. Così, tra le nuove pratiche (come il mindful walking) pensate per sciogliere la tensione e tutelare il benessere psicofisico, è comparso anche il digital detox. Ma di cosa si tratta? E soprattutto: è veramente possibile fare a meno della tecnologia?
Digital detox: cos’è
Il digital detox è un periodo di tempo durante il quale ci si allontana dai dispositivi digitali (letteralmente si traduce con “disintossicazione digitale”). L’idea di base è quella di mettere distanza tra sé e il mondo virtuale per un po’, in modo da riavvicinarsi alla vita reale. Insomma, mentre l’industria digital continua a spingere sull’universo virtuale (a proposito, sai quanto vale il metaverso?), dall’altro c’è chi si interroga su come allontanare le persone da smartphone e social network.
Naturalmente non esiste una regola su come fare un digital detox: alcuni cercano di realizzare un distaccamento totale dagli strumenti digitali, altri cercano di imporsi “fasce orarie di disintossicazione”, altri ancora decidono di smettere di usare gli smartphone solo per le attività ludiche come giochi e social network.
Digital detox: perché serve
Il digital detox ha molte ricadute positive sul benessere psicofisico di chi lo pratica. In generale solitamente si hanno effetti positivi sulla capacità di concentrazione e sull’attenzione, sulla qualità e regolarità del sonno, sullo stress e sull’umore. Molti di questi benefici dipendono dal fatto che le nuove tecnologie (soprattutto i social network) creano una continua sovra stimolazione degli utenti, ecco perché la vita migliora allontanandosi da tale “bombardamento”. Naturalmente non stiamo parlando di un farmaco o di una terapia, gli effetti variano da persona a persona, ma in molti, dopo averlo provato, lo consigliano raccontandone i benefici.
A questo si aggiunge il tema della dipendenza da strumenti digitali, un argomento ancora molto inesplorato ma sul quale già esistono studi autorevoli, che (di)mostrano la pericolosità di tale fenomeno. Ma il digital detox serve soprattutto a dare un equilibrio migliore alla propria routine quotidiana, liberando il tempo “perso” a scrollare sullo smartphone e rimettendo al centro la vita reale.
Digital detox: è possibile?
Ovviamente praticare il digital detox è possibile, in molti lo fanno e basta navigare nei motori di ricerca per trovare le esperienze di chi ci ha provato, spesso riuscendo, talvolta fallendo. In effetti il principale problema della disintossicazione digitale è che ormai esiste una tale sovrapposizione tra vita reale e virtuale da rendere difficilissimo fare a meno degli strumenti tecnologici.
Lavoro, amicizie, necessità legate alla gestione delle proprie attività o delle proprie finanze, molte di queste cose passano oggi attraverso l’uso degli smartphone. Per questo motivo molti consigliano di tentare un periodo di digital detox limitando tale pratica alle applicazioni e ai siti web che solitamente vengono utilizzati per svago, scegliendo di usare lo smartphone solo in caso di reale necessità.
A proposito di relax:
perché non provi a meditare così?
_Matteo Donisi