Un’altra nota insegna di supermercati del Regno Unito decide di eliminare la data di scadenza su oltre 500 prodotti
Una radicale decisione presa dalla catena Waitrose, che toglierà l’indicazione “da consumarsi preferibilmente entro” dalla frutta e dalla verdura preconfezionata. E non è il primo caso. E intanto aumenta lo spreco alimentare anche in Italia.
Milioni di sacchetti di frutta e verdura in meno nel cestino
Anche Waitrose – così come altri supermercati inglesi (Tesco e Marks & Spencer) che già avevano preso questa decisione in passato – rimuoverà le date di scadenza da quasi 500 prodotti alimentari freschi nel tentativo di ridurre gli sprechi alimentari. Obiettivo di questa iniziativa è quello di incoraggiare i consumatori a valutare la commestibilità del cibo usando il proprio giudizio senza il condizionamento delle scadenze. I prodotti saranno da consumarsi preferibilmente… con il buon senso. Il programma d’azione per le risorse dei rifiuti (Wrap) stima che la rimozione delle date di scadenza su frutta e verdura fresca potrebbe salvare l’equivalente di 7 milioni di sacchetti di cibo nel Regno Unito altrimenti destinati alla spazzatura.
In UK 4,5 tonnellate di cibo sprecato all’anno
Incoraggiare i consumatori a valutare l’effettiva commestibilità di un alimento sembra essere un primo passo per invertire una tendenza che sta diventando sempre più allarmante. Allo spreco alimentare corrisponde anche uno spreco di risorse utilizzate per la produzione del cibo, energia e acqua in primis, e questo ha un impatto ambientale enorme in un momento nel quale – anche a causa dei cambiamenti climatici – le risorse scarseggiano. Come dichiarato da Marija Rompani, direttore della sostenibilità e dell’etica presso la John Lewis Partnership, proprietaria di Waitrose. “le famiglie britanniche buttano via 4,5 milioni di tonnellate di cibo commestibile ogni anno, il che significa che tutta l’energia e le risorse utilizzate per produrle sono andate sprecate. Usando tutto il cibo fresco che abbiamo nelle nostre case, possiamo risparmiare sulla spesa settimanale, che sta diventando una preoccupazione sempre più pressante per molti”.
In aumento lo spreco alimentare anche in Italia
I dati contenuti nel Rapporto “Il caso Italia” 2022 e diffusi da Waste Watcher International su monitoraggio dell’Ipsos dicono che in media a settimana gli italiani gettano nella spazzatura circa 595,3 grammi di cibo, ovvero 30,956 kg annui. Gli alimenti più sprecati in Italia sono frutta secca, insalate (in particolare quelle vendute già pronte al consumo), pane fresco e verdure. Viene sprecato il cibo soprattutto per dimenticanza, ci si accorge del cibo in frigorifero quando è già scaduto, quindi il consumatore ritiene inevitabile buttare il prodotto. Continua a crescere lo spreco di cibo in Italia dopo una fase che aveva visto un trend positivo nel momento più intenso della pandemia e delle restrizioni date dal lockdown. Si contano 7 miliardi di euro buttati nei rifiuti (un aumento di circa il 15% in più rispetto all’anno precedente). Occorre quindi sicuramente una strategia anti-spreco durante la fase di acquisto del cibo organizzando anche in modo migliore il proprio frigorifero o la dispensa.
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_Andrea Solari