Sei successi recenti, riguardanti la protezione degli ecosistemi e delle specie a rischio
Nel 2023 si sono registrate alcune buone notizie per la natura. In particolare il WWF evidenzia 6 successi, in Italia e nel mondo, a favore degli ecosistemi e delle specie a rischio di estinzione. Ripercorriamoli insieme.
Aumentano le tigri
La prima bella notizia è che le tigri stanno aumentando: +74% rispetto a 13 anni fa. La stima complessiva è di 5.574 tigri, secondo il Global Tiger Forum. L’aumento delle tigri si riscontra soprattutto in Bhutan, con un +27%. E sempre in Bhutan ci sono stati i maggiori avvistamenti di tigri ad alte quote (oltre i 4.400 metri).
Anche in India le tigri sono aumentate: 200 in più rispetto a 4 anni fa.
Ma la tutela della tigre non può fermarsi: persistono il bracconaggio, la perdita o frammentazione dell’habitat e i conflitti tra uomo e fauna selvatica, che mettono a rischio la specie.
La nuova vegetazione in Australia dà speranza ai koala
In seguito agli incendi in Australia, il WWF ha collaborato con associazioni del territorio per riportare la vegetazione nelle zone interessate.
Sono stati monitorati gli accordi con i proprietari terrieri, al fine di proteggere gli habitat dei koala e i 72 siti di questi animali. Il WWF-Australia ha inoltre investito in collaborazioni per gestire santuari per la fauna selvatica. Si stanno ripristinando più di 85.000 ettari di paesaggio e si procede per ridurre le minacce ai koala. Una curiosità: grazie al progetto “Eyes on recovery”, le fototrappole monitorano il recupero delle specie animali con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.
Stimato il numero di elefanti in Africa, per proteggerli
Avevamo già parlato di come gli elefanti aiutino a salvare l’ambiente.
Un recente studio del WWF in Africa ha permesso di ottenere un quadro sulla distribuzione degli elefanti. In particolare, alcuni veicoli hanno sorvolato i cieli nell’arco di 2 mesi, perlustrando più di 310.000 chilometri quadrati e stimando 227.900 elefanti.
Gli animali sono risultati presenti per il 58% in Botswana e per il 29% in Zimbabwe. Il resto degli elefanti sono stati rintracciati in Namibia, Angola e Zambia.
Dallo studio è emerso che gli elefanti percorrono grandi distanze per cercare acqua e cibo, ma anche a causa dei conflitti con l’uomo, che li espone inoltre al bracconaggio.
Monitoraggio di cervi e linci in Italia
Per quanto riguarda il cervo italico, si vuole creare una seconda popolazione di questa sottospecie, a partire dai 300 cervi presenti nella riserva Bosco della Mesola in provincia di Ferrara. In particolare, si prevede la cattura e il rilascio nella nuova area in Calabria di almeno 20 animali all’anno, dal 2023 al 2025. Si è iniziato a spostare i primi cervi italici a marzo 2023. Si monitorano gli animali traslocati grazie a collari satellitari, che consentono di verificare spostamenti, tassi di sopravvivenza e riproduzione ed eventuali cause di morte.
Per quanto riguarda le linci, si vuole prevenire l’estinzione con il progetto ULyCA2ULyCA2, che fa parte del progetto transfrontaliero LIFE Lynx. Si procede con il rinforzo genetico e la conservazione e l’obiettivo è ricongiungere la popolazione alpina con quella dinarica.
Da marzo a giugno 2023 sono state rilasciate 5 linci nelle Alpi Giulie italiane. Il monitoraggio con il GPS ha permesso anche di sapere che una di loro è stata purtroppo uccisa da un bracconiere.
Molti più nidi di tartarughe marine in Italia
Nell’estate 2023 i volontari di WWF Italia hanno monitorato le spiagge per individuare, mettere in sicurezza e sorvegliare i nidi di Caretta Caretta.
Sono stati messi in sicurezza ben 200 nidi, molti di più rispetto ai 61 del 2022.
Inoltre, sono state portate avanti 20 iniziative di sensibilizzazione, che hanno visto la liberazione in mare delle tartarughe marine curate dai centri gestiti dal WWF insieme ad altri enti.
Ri-party-amo
Grazie al progetto Ri – party – amo, nato dalla collaborazione tra il Jova Beach party, Intesa Sanpaolo e WWF Italia, sono stati ripuliti oltre 20 milioni di metri quadrati di spiagge, fiumi, laghi e fondali italiani nel 2023. Con “Puliamo l’Italia” sono stati 340 gli eventi all’insegna del volontariato, che hanno portato a raccogliere plastica e rifiuti per un totale di 90.266 chili.
“Formiamo i giovani”, ha portato avanti un programma di 8 workshop universitari, che ha permesso agli studenti di partecipare a seminari sui temi ambientali, e programmi didattici per ogni ordine e grado, che hanno permesso di coinvolgere più di 100.000 studenti.
“Ricostruiamo la natura “, infine, prevede 8 opere di ingegneria naturalistica che permettono di ripristinare gli habitat, tutelare il territorio e migliorare la fruibilità.
Altre buone notizie? Scopri quali
specie animali siamo riusciti a salvare
_Miriam Tettamanti