Basta una lombricompostiera per eliminare i rifiuti organici. Perfetta per aziende, comuni… e appartamenti!
Dai gusci delle uova ai fondi di caffè, i lombrichi si nutrono di scarti di cibo e per questo possono contribuisce a fertilizzare il terreno in maniera del tutto naturale. Ecco perché negli ultimi anni diverse imprese agricole e famiglie si sono munite di lombricompostiere riempite di terra su cui gettare gli scarti. Si tratta di un metodo di smaltimento sostenibile perché dà una seconda vita ai rifiuti grazie all’azione dei lombrichi, che agiscono come fertilizzanti per la terra. Gli animali, infatti, mangiano e scavano il terreno mantenendolo soffice e aprono varchi che favoriscono la circolazione di aria e di acqua. Poi si nutrono di resti vegetali e, una volta espulsi, questi si trasformano in elementi facilmente assimilabili dalle piante, cioè humus. Un lombrico è un vero e proprio custode del terreno in grado di catturare anche la CO2!
Tutti gli accorgimenti per ottenere una “fattoria di lombrichi”
Per accudire un lombrico non occorre essere esperti di zoologia ma bisogna essere costanti nella cura. Ovviamente il primo passo è quello di munirsi di una lombricompostiera: si può realizzare facilmente oppure se ne può acquistare una da assemblare. A quel punto occorre acquistare terra e lombrichi e trovare un punto della casa al riparo dalla pioggia e dal sole dove installare la compostiera. Si può posizionare sia all’interno della casa (in un garage o in cucina se vogliamo gettare i rifiuti senza spostarci) che all’esterno, purché la zona sia mite. Oltre al cibo avanzato bisogna versare dell’acqua sia per nutrire la terra che i lombrichi. Dopo circa sei mesi il terreno matura l’humus e si può usare per la coltivazione o vendere ad associazioni, aziende agricole o di giardinaggio, così come i lombrichi che nel frattempo si saranno riprodotti.
L’esperimento di Capannori
In Italia ancora si fa fatica a comprendere i vantaggi di idee come questa, in molti sicuramente starete storcendo il naso… ma c’è chi nel lombricompostaggio ha già sperimentato parecchio.
Il Comune di Capannori (LU) ha lanciato il progetto “Adotta un lombrico”, offrendo a 30 famiglie due tipi di compostiere: una a cassetti a incastro e una lettiera per il vermi-compostaggio a terra. Usando le compostiere una famiglia di 4 persone può smaltire dai 12 ai 50 kg di cibo avanzato e produrre circa 200 kg di humus all’anno. Per chi ha aderito al progetto sono stati previsti degli sconti sulla tariffa dei rifiuti.
E non è la prima volta che il comune di Capannori lancia progetti per il lombrico-compostaggio! Grazie alle 3.100 compostiere domestiche già utilizzate dalle famiglie del territorio la città negli anni ha ridotto progressivamente negli ultimi anni la quantità di rifiuti organici prodotti, tanto che l’ultimo dato (2020) si attesta a circa 4.500 tonnellate. Con il progetto “Adotta un lombrico” la quantità potrà ridursi ulteriormente.
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_Matteo Melani