Compatibile con le fonti rinnovabili, consente di avere calore a basso costo e in maniera efficiente
Grazie all’efficienza e alla sicurezza che garantisce, il teleriscaldamento è fra i sistemi di calore più diffusi. Infatti da una centrale di produzione è possibile distribuire acqua calda o vapore a diverse unità abitative, con perdite davvero irrisorie ( tra il 10 e il 15%). Negli ultimi anni il teleriscaldamento si è evoluto tecnologicamente, tanto da diventare compatibile con fonti rinnovabili come le biomasse o l’energia solare -termica. In molte città italiane (soprattutto al Nord) esistono impianti di teleriscaldamento che forniscono a case e aziende. Come quello a Ferrara, che sfruttando l’energia geotermica, rimane l’unico in Italia nel suo genere.
Ma oltre alle fonti pulite, il teleriscaldamento consente di riutilizzare il calore generato dagli scarti industriali per trasformarlo (a costo zero) in vapore o acqua corrente. Si tratta di una soluzione usata perlopiù dalle aziende che dispongono di loro data-center, quelle stanze di grandi dimensioni dove sono presenti computer e dispostivi di calcolo. Insomma un’innovazione sostenibile che sta vedendo aumentare i propri utenti e i futuri produttori.
Il teleriscaldamento geotermico in Francia
È possibile riscaldare fino a 12mila edifici con energia pulita? La risposta è sì. Il comune di Vélizy-Villacoublay, vicino a Versailles, sta realizzando un impianto di teleriscaldamento locale a energia geotermica con tubature che viaggiano nel sottosuolo. I lavori per l’opera sono iniziati a fine agosto e finiranno nel gennaio 2021. Una volta messa in funzione consentirà di risparmiare 22.800 tonnellate di Co2 l’anno e riscalderà edifici pubblici e privati. Questo progetto geotermico è il primo che viene realizzato nella zona a ovest di Parigi, ma altre comunità della Île-de-France hanno già mostrato un grande interesse. Come il Villages Nature Paris, nato dall’iniziativa di Euro Disney e Pierre & Vacances-Center Parks a 15 minuti dal celebre Disneyland Paris, dove arrivano dall’energia geotermica il riscaldamento degli edifici e l’acqua calda.
I dati forniti dal Consiglio Europeo per l’Energia Geotermica (EGEC) nel suo ultimo European geothermal market report mostrano che l’intera Francia mantiene una posizione di primo piano in Europa per numero di impianti di teleriscaldamento geotermico installati sul territorio.
Il calore dei data center
Ma oltre alla Disney, il teleriscaldamento fa gola anche alle multinazionali della tecnologia. Rispetto ad aziende di altri settori, i Big Tech possiedono dei data-center che con i propri computer e le macchine presenti emettono grandi quantità di calore che, una volta depurato, può essere utilizzato per riscaldare altri edifici. Amazon per scaldare tre strutture del proprio campus a Seattle ha scelto un sistema energetico sotterraneo che si serve del calore di scarto generato da un vicino data-center. Si tratta di un metodo innovativo che permette al gigante dell’e-commerce di risparmiare sui costi energetici.
Facebook invece si sta spingendo oltre, tanto che ha in mente di ampliare il proprio data center di Odense (Danimarca) per riciclare un totale di 165.000 MWh all’anno e fornire circa 11.000 case. Rispetto ad Amazon, Facebook ha deciso di sfruttare il teleriscaldamento come un proprio servizio (seppur no profit) per migliorare la reputazione del marchio. Il data center, entrato in funzione nell’aprile del 2019, misura circa 50.000 metri quadratati.
Le nuove frontiere del teleriscaldamento
Insomma il teleriscaldamento non rappresenta solo un modo per rendere più confortevoli gli edifici, ma anche un investimento che fa gola alle imprese e al mondo della finanza. Come tutti i settori emergenti anch’esso ruota intorno all’innovazione.
In ordine di tempo l’ultima riguarda il teleraffrescamento, cioè il riuso del calore prodotto dai condizionatori elettrici per produrre aria fredda. che si può sia da impianti centralizzati che presso le utenze. Il teleraffrescamento può essere garantito da macchine alimentate da energia elettrica (gruppi frigoriferi a compressione) o termica (gruppi frigoriferi ad assorbimento). Gli impianti di teleraffrescamento funzionano sia in forma centralizzata che installati nelle singole utenze. Sono soprattutto aziende a dotarsi di impianti di raffrescamento, soprattutto quelle che lavorano nel settore agroalimentare. Si tratta di un settore ancora nella fase iniziale e che, com’è facile immaginare, ancora registra poche adesioni.
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_ di Matteo Melani