Bologna, Bolzano e Firenze le città in cui si vive meglio. Evidente il divario tra Nord e Sud del Paese
Ogni anno il Sole 24 Ore stila la classifica delle città italiane in cui si vive meglio. Per il 2022 sono stati aggiornati ben 40 indicatori. Evidenti gli effetti del contesto mondiale – dalla pandemia alla guerra in Ucraina – che ha generato come conseguenze caro energia, inflazione e recessione specialmente in alcune aree, soprattutto al Sud.
L’indagine e i parametri presi in esame
L’indagine della Qualità della vita prende in esame 90 indicatori, divisi in 6 macro-categorie tematiche, ognuna composta da 15 indicatori: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. Nel 2019 gli indicatori sono saliti da 42 a 90 per misurare più aspetti relativi al benessere. Sono tutti certificati, forniti da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca. L’indagine prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti ma alcuni parametri sono aggiornati al 2022 (a metà anno, se non addirittura a novembre) con l’obiettivo di tenere conto degli effetti dei grandi eventi che hanno caratterizzato lo scorso anno. Nell’indagine di quest’anno si contano ben 34 indicatori su 90 riferiti al 2022. Tra gli “indici sintetici” pubblicati nel corso dell’anno anche Ecosistema urbano di Legambiente e altri elaborati dal Sole 24 Ore (l’indice del clima e gli indici della Qualità della vita di bambini, giovani e anziani e delle donne).
Le città sul podio
Bologna è la provincia italiana in cui si vive meglio. Era al primo posto anche nel 2000, 2004, 2011 e 2020. Seguono Bolzano e Firenze, quest’ultima in testa nel 2003 e quarta nel 2015. Emilia e Toscana vivono della gloria delle loro città sul podio e di altre città quali Parma al 9° posto e Reggio Emilia al 13°, Siena al 4° posto e Pisa decima.
Si conferma la leadership nella Qualità della vita del Trentino Alto Adige. La provincia di Trento figura al 5° posto. Da segnalare il caso della Lombardia “a due binari”: Cremona è 11esima, Bergamo 14esima, Sondrio 15esima, Lodi 49esima, tutte queste in risalita mentre retrocedono Como (-11) e Mantova (-16), così come Monza e Brianza (-9) nonostante il successo nella seconda edizione dell’indice tematico dedicato alla qualità della vita delle donne.
in discesa le grandi città
Peggiorano le performance di Milano, che dal 2° finisce all’8° posto sotto il peso degli indicatori di “Ricchezza e consumi” che quest’anno invece premiano città più piccole. Rimane in testa per “Affari e lavoro” ma pesano elementi come i canoni di locazione sul reddito medio, ormai insostenibili.
Anche Roma perde terreno, ben 18 posizioni fino al 31° posto, poco sotto Genova (27ª). La capitale risente nell’indice di litigiosità (cause civili iscritte nei tribunali) e ricopre soltanto il terz’ultimo posto nell’indice sintetico sul benessere delle generazioni più giovani.
Torino si ferma al 40° posto (-9 rispetto al 2021) penalizzata dalla qualità dell’aria e dal numero di crimini denunciati, Palermo all’88° per via dell’alta quota di beneficiari di reddito di cittadinanza e dai modesti depositi bancari; Napoli al 98° per la più elevata densità abitativa e per il record di rapine su strada.
i risultati del Sud Italia
L’Italia è spaccata in due soprattutto per alcuni aspetti quali gli investimenti nel digitale, nelle rinnovabili, nella sanità e nell’istruzione.
Crotone veste la maglia nera per il terzo anno, con record negativi anche nelle sottoclassifiche: ultima in “Ricchezza e consumi” e “Cultura e tempo libero”.
In generale le posizioni dall’81ª alla 107ª sono tutte occupate da province del Sud, incluse alcune aree metropolitane come Palermo, Catania (91ª) Napoli, Taranto (101ª) e Reggio Calabria (102ª). Soprattutto le calabresi si concentrano tutte dalla 95ª posizione in poi. Le prime città non del Mezzogiorno che si incontrano risalendo la classifica sono Latina (80ª) e Frosinone (79ª). La prima del Nord è Rovigo al 77° posto, che perde 16 posizioni rispetto all’anno prima.
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_Andrea Solari