Energia è la capacità di compiere un lavoro.
Questo è il modo più semplice per spiegare cosa è l’energia ma risulta comunque complicato capire davvero cosa significa. Anche se è una parola che usiamo quotidianamente pochi sanno spiegare a parole di cosa si tratta.
Cosi alcuni musei del nostro territorio hanno provato a raccontarlo ai visitatori.
Il primo di cui vi voglio parlare è un museo torinese, sorto nel 2004, il MAcA ( Museo A come Ambiente Environmental Museum). La sede del museo è in zona Parco Dora, precisamente in Corso Umbria 90 a Torino.
Il museo mette al centro delle sue aree espositive il tema della cura dell’ambiente, ha creato spazi interattivi e altamente istruttivi e si pone come un vero e proprio museo-laboratorio.
Tutti i progetti si sono sviluppati attorno a tre macro-temi principali: rifiuti/scarti, acqua, clima e energia, alimentazione e trasporti.
Qui ci concentriamo sul tema energia, che il museo abbina al clima per sottolineare il fatto che se l’uomo fa un uso non sostenibile delle risorse energetiche questo può portare ad un’alterazione del clima, con conseguenze enormi sul nostro pianeta, che già stiamo iniziando a vivere.
Il MAcA racconta ai visitatori la storia dell’energia, dalla rivoluzione industriale fino ai giorni nostri, mette a confronto le possibili energie che esistono, quelle tradizionali e quelle rinnovabili e mostrano anche terze vie ancora da scoprire.
Essendo un museo fortemente esperienziale, i laboratori hanno un ruolo fondamentale durante la visita e ciascuno ti pone quesiti importanti e fornisce anche delle risposte su cui potersi confrontare. Si parla delle energie rinnovabili e fa pensare a quanto sia importante utilizzare energia pulita e rinnovabile per il futuro del nostro pianeta, o di quanto l’energia sia in ogni cosa che facciamo, dal riscaldamento delle nostre case fino allo strumento che suoniamo nelle nostre camerette e ovviamente è anche presente nel cibo che mangiamo. Tutto questo, può sembrare difficile da affrontare in un museo, invece il MAcA ci riesce.
Non è l’unico a farlo, infatti è il tema centrale anche del museo dell’Energia Idroelettrica della Valcamonica precisamente di Cedegolo, Brescia. Esso fa parte del musil, museo dell’Industria e del lavoro che possiede 4 sedi, tra cui quella sopra citata.
Il tema specifico è in questo caso l’acqua, in particolare la sua capacità di trasformarsi in energia.
L’acqua che nasce sulla montagna si trova più in alto di noi, ed è per questo che raccoglie energia potenziale (fino a quando non la liberiamo è un’energia non sfruttata). Tale energia viene liberata se viene fatta cadere a valle, cosa che fanno le centrali idroelettriche tramite un tubo per centinaia di metri ed infine entrerà nella centrale dove andrà a spingere le pale delle turbine, che girando dentro una grossa calamita producono gli elettroni, ovvero elettricità, come spiega il video in appena 2 minuti: energia idroelettrica.
C’è ancora un museo che vorrei farvi conoscere. Il Museo della Geotermia di Larderello, in provincia di Pisa, racconta di un’altra energia, quella geotermica.
L’energia geotermica è quella creata sfruttando il calore della terra. Questo calore si diffonde dal nucleo fino alla crosta terrestre, ogni 1000 m di profondità la temperatura aumenta di 30°. Esistono, dal 1904, degli impianti in grado di catturare questa energia e trasformarla in elettricità.
Il museo racconta tramite numerose aree espositive la storia di questa energia pulita e su prenotazione si può anche visitare una vera e propria centrale geotermica e osservare un vero soffione in azione.
Inoltre, il museo permette di fare un viaggio 3D nel centro della nostra terra proprio dove nasce questa energia.
Ci sono tantissimi altri musei in Italia e nel mondo che raccontano, in varie forme e modalità, le tantissime forme di energia che fino ad ora conosciamo e che esistono ed è un modo molto interessante per poter capire quante risorse pulite e rinnovabili ci offre il nostro pianeta.
Fortunatamente, a partire dalla fine del XIX secolo, in Europa e America, il grande pubblico ha potuto superare la percezione del mondo scientifico come un qualcosa di misterioso e imperscrutabile.
Da allora possiamo ringraziare le possibilità che sono giunte fino a noi di conoscere i fenomeni scientifici e di poterli studiare e approfondire. I musei come questi possono essere un punto di partenza per la scoperta del nostro pianeta dal punto di vista scientifico. Esperimenti, laboratori e opere d’arte sono strumenti capaci di educare e stimolare le attuali e future generazioni di abitanti di questo pianeta.
_ di Roberta Rietto