La bioluminescenza, la luce degli organismi.
L’energia è qualcosa che non possiamo vedere direttamente, ma sappiamo che esiste, dentro e fuori di noi. Il nostro corpo acquista e consuma energia dal cibo, quando pratichiamo sport produciamo energia necessaria al movimento che dobbiamo compiere. Una delle manifestazioni più visibili dell’energia è la produzione di luce. Appena pensiamo alla luce ci vengono in mente, lampioni, lampade e il sole, ma esistono anche organismi sulla terra che trasformano l’energia del proprio corpo in emissione di luce. Questo fenomeno prende il nome di bioluminescenza.
Cos’è la bioluminescenza?
È un tipo speciale di chemiluminescenza, in quanto le sostanze chimiche coinvolte nel processo sono sintetizzate da cellule viventi e la reazione è catalizzata da enzimi.
Legata soprattutto agli organismi marini (ctenofori, anellidi, molluschi, pesci, dinoflagellati), ma riguarda anche animali terrestri, come le ormai introvabili lucciole, oppure i cosiddetti “vermi luminosi” e ad alcuni funghi (Omphalotus olearius, Gerronema viridilucens, specie del genere Mycena).
Qual è il processo?
Dalle lucciole sono stati estratti e cristallizzati i componenti che danno il via alla reazione: la luciferina e l’enzima luciferasi. La luciferina, grazie all’ATP (composto ad alta energia che fornisce energia proprio alla reazione), forma il luciferil-adenilato che si lega saldamente all’enzima luiferasi, successivamente si ossida e quando torna alla forma ridotta emette luce. Questo, in parole povere, è la reazione che avviene all’interno di questi organismi, molto interessante è anche sapere che il colore della luce è determinato proprio dalla proteina enzimatica, perché diverse specie di lucciole hanno la stessa luciferina ma emettono colori differenti.
A cosa serve la bioluminescenza?
Il significato di questa emissione di luce è molteplice e in alcuni casi ancora sconosciuta. Molti animali si servono della bioluminescenza come meccanismo anti-predatorio, per confondere o spaventare il predatore, per esempio il polpo utilizza questa tecnica per spaventare i nemici emettendo luce invece che inchiostro. In alcuni casi viene emessa luce, invece, per attrarre la preda. È il caso della rana pescatrice, che sfrutta pesci più piccoli che hanno la tendenza adattativa ad attaccare stimoli visivi associati alle loro prede. La rana pescatrice, che è predatrice, fornisce questi stimoli facendo ondeggiare un sottile peduncolo che emerge dalla fronte, sopra la sua bocca. La punta pallida di questo peduncolo assomiglia a qualcosa da mangiare agli occhi di un piccolo pesce (nella Foto 2 si osserva molto bene questo peduncolo che inganna le povere prede), che viene così adescato ad una distanza sufficiente da permettere alla rana pescatrice di risucchiarlo nella sua ampia cavità boccale. Sebbene il pesce ingannato paghi un caro prezzo per il suo interesse verso l’esca della rana pescatrice, se non rispondesse affatto a stimoli di questo tipo, probabilmente sarebbe destinato a morire di fame (John Alcock-2007)
La luminescenza è coinvolta anche nel comportamento riproduttivo degli animali: durante il corteggiamento il maschio e la femmina delle lucciole si inviano reciprocamente segnalazioni luminose.
Dove osservare questo fenomeno?
Esistono diversi luoghi nel mondo dove è possibile osservare il fenomeno della bioluminescenza marina con maggiore probabilità, trovate le indicazioni qui. Si tratta di luoghi dove passare una bellissima e rilassante vacanza, e magari avere la fortuna anche di assistere a questo fenomeno spettacolare. Il responsabile che rende il “mare brillante” è il plancton, ovvero organismi che non nuotano attivamente, possono essere animali come larve di pesce, anellidi, crostacei, molluschi, oppure vegetali come alghe, funghi, batteri e virus. Questi organismi sono alla base dell’alimentazione di molti animali acquatici e terrestri. È stato osservato che la causa più probabile del perché questi animali si “illuminano” quando si infrangono le onde sulla sabbia, è proprio lo scontro delle onde lungo la costa e il numero maggiore di animali che vengono spinti con forza l’uno contro l’altro. Tutto questo movimento stressa questi animali che in risposta a ciò emettono luce, generando agli occhi umani uno spettacolo senza eguali.
La bioluminescenza è un fenomeno importante nel mondo animale, per il comportamento sociale, predatorio e riporta l’uomo ad una sua natura magica, vedere un gruppo di lucciole o avere la fortuna di osservare la bioluminescenza nei mari è un fenomeno che scaturisce nell’uomo grandi emozioni, ci riporta alla magia.
Vi auguro di riuscire a trovare un po’ di bioluminescenza nella vostra vita.
_ di Martina Tubito