A Noli (Sv) il progetto pilota. Primo esperimento sul basilico. L’idea è quella di coltivare erbe aromatiche e verdure sotto l’acqua del mare
Ocean Reef, azienda della provincia di Savona guidata da Sergio Gamberini, ha brevettato Nemo’s Garden, un sistema di coltivazione di verdure sotto l’acqua del mare. Anche se oggi è solo un progetto pilota Nemo’s Garden ha già conquistato la fiducia di alcune multinazionali pronte a sostenerla.
Una coltura sostenibile e auto-sostenibile
A Sergio Gamberini l’idea di Nemo’s Garden è venuta mentre trovava in vacanza. Riposando tra un’immersione e una nuotata, lui e i suoi amici erano soliti chiacchierare.
Un giorno la conversazione si sposta sul giardinaggio e così Sergio Gamberini inizia a chiedersi se anche in mare si possano creare le condizioni di crescita per il basilico, l’ingrediente principale per il pesto, che come la maggior parte delle erbe aromatiche predilige luoghi protetti e soleggiati, con terreni ben drenati e una temperatura costante e stabile.
Una volta tornato a casa, con i collaboratori della sua azienda si mette a lavoro per realizzare un sistema di cultura subacquea. Il primo esperimento viene eseguito proprio sul basilico con risultati sorprendenti, tanto che dopo solo 48 si riescono a vedere i primi germogli. Così decide di puntare su Nemo’s Garden, con presentazioni ufficiali e collaborazioni con altre aziende. Rispetto alle colture tradizionali, Nemo‘s Garden non richiede l’uso di pesticidi. La sola acqua del mare è in grado di innaffiare e riscaldare le piante. Oltre al basilico si possono coltivare anche altre erbe aromatiche e l’aloe vera.
Agricoltura: idee innovative made in Italy
Ma Nemo’s Garden non è il primo metodo di agricoltura sostenibile innovativo che ha destato interesse per il suo rapporto particolare con l’acqua e sono molti i giovani imprenditori che hanno realizzato idee brillanti per un utilizzo responsabili delle risorse. Irreo, start-up fondata ad Andrea Pomente e Luca Calacci, ha brevettato un servizio a tecnologia satellitare che supporta gli agricoltori nella corretta scelta di quantità di acqua da utilizzare nell’irrigazione del terreno, garantendo il corretto bilanciamento idrico delle coltivazioni.
C’è chi ha puntato tutto sul recupero e sul risparmio. Sfera Agricola, azienda con sede nella provincia di Grosseto, utilizza l’acqua piovana per coltivare ortaggi all’interno delle proprie serre. Grazie alle sue soluzioni innovative, Sfera Agricola riesce a riprodurre le condizioni climatiche per la crescita degli ortaggi anche fuori stagione.
L’innovazione ci salverà da pesticidi e disastri ambientali?
Senz’altro le idee che vanno nel segno del rispetto dell’ambiente aiutano a sopperire ai disagi che negli ultimi anni hanno interessato anche l’agricoltura. Da sola però l’innovazione non basta, ma occorre un cambio di mentalità per l’intero settore agricolo. L’uso prolungato di pesticidi nelle aree agricole è uno dei principali fattori di minaccia alla biodiversità, proprio perché le sostanze chimiche hanno effetti tossici anche su organismi viventi come anfibi e rettili ma anche uccelli, mammiferi… e sull’uomo. Ad oggi il mercato dei pesticidi resta fiorente anche in Europa, tanto che il Wwf ha stimato che il 94% delle aree agricole del Vecchio Continente è contaminato da più di un pesticida.
Consideriamo poi che i disastri ambientali come gli incendi e i nubifragi hanno rallentalo la crescita delle piante da coltivazione. Secondo uno studio di Coldiretti l’agricoltura italiana ha subito nel 2021 oltre un miliardo di danni a causa degli eventi estremi che hanno decimato le produzioni nazionali con un taglio di crescita che ha interessato tutte le specie di frutta.
Alberi e foreste saranno la nostra salvezza!
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_ di Matteo Melani