Esigenza di abbattere i costi e attenzione per la mobilità sostenibile: così sempre più italiani scelgono il carpooling aziendale e condividono gli spostamenti
Ogni giorno le strade delle nostre città sono percorse da milioni di automobili. Se da un lato possedere un’auto garantisce un certo grado di autonomia, soprattutto in zone poco servite dai mezzi pubblici, dall’altro alimenta il peggioramento della qualità dell’aria e il congestionamento delle strade. Senza contare i costi fissi e la necessità costante di rifornire l’automobile (ricaricare nel caso di quelle elettriche).
Problemi non da poco. Le società di carpooling privato e aziendale offrono servizi che permettono di condividere il tragitto e ridurre significativamente i costi dello spostamento e il numero di veicoli in circolazione, con effetti positivi sul traffico e sull’inquinamento.
Un trend in aumento che incomincia ad avere ottimi risultati.
Carpooling e car sharing
Il termine car pooling non va confuso con il concetto di car sharing.
Il car sharing, ovvero il noleggio di un’auto di proprietà dell’azienda che eroga il servizio, è ormai attivo da decenni. Il servizio si è sviluppato in Svizzera già a partire dagli anni Ottanta, per poi affermarsi soprattutto in Nord Europa e nel mercato americano.
Più recente è invece il servizio che prevede la condivisione dei passaggi in auto di proprietà di uno dei passeggeri (il carpooling). Un mercato in crescita che nel corso degli anni ha coinvolto anche le aziende nell’organizzazione dei viaggi dei propri dipendenti.
In questo caso, seppure l’auto sia di proprietà del dipendente, l’azienda si propone come parte attiva, sollecitando l’organizzazione dei viaggi, stipulando gli accordi con i gestori del servizio di car pooling e contribuendo alle spese del viaggio.
Ne abbiamo parlato in maniera dettagliata anche in questo articolo.
I numeri del risparmio e dell’impatto ambientale
L’Osservatorio Nazionale di Jojob (uno dei principali gestori del settore del car pooling) ha pubblicato un interessante report sul carpooling aziendale, dedicato agli spostamenti effettuati dai suoi utenti nel 2023. Dati parziali che ci aiutano a comprendere la portata del fenomeno.
Grazie al carpooling aziendale, organizzato direttamente con le aziende sul territorio, sono state tolte dalle strade italiane più di 210.000 auto, per un totale di oltre 370.000 viaggi. Questo dato ha permesso di risparmiare quasi 5 milioni di chilometri percorsi in auto – contribuendo a diminuire il traffico – e ad evitare l’emissione di oltre 641 tonnellate di CO2 nell’atmosfera. Dati incredibili!
Dal punto di vista economico, è stato invece stimato un risparmio complessivo di quasi un milione di euro nel corso del 2023 per i passeggeri e gli autisti.
Il trend per aree geografiche
Il servizio di carpooling è ormai presente in tutta Italia, ma presente delle notevoli differenze tra Nord e Sud, e tra regione e regione.
Il Nord Italia, complice la maggiore accessibilità al servizio, ha concentrato il 63,9% dei viaggi, con il resto distribuito tra Centro (20,6%) e Sud/Isole (15,5%).
Il Piemonte si posiziona sul gradino più alto del podio, seguito da Emilia-Romagna e Veneto: le tre regioni raggiungono complessivamente il 59% dei viaggi totali.
Per quanto riguarda le province, Torino (oltre 60.000 viaggi) e Alessandria (circa 40.000 viaggi) guidano la classifica, seguite da Bologna (quasi 30.000 viaggi), Roma e Treviso (sopra i 20.000 viaggi), con la provincia di Milano solamente ottava (appena 12.000 viaggi) e Napoli prima tra le province del Sud (quindicesimo posto, circa 7.000 viaggi complessivi) in questa speciale classifica.
Le abitudini e le condizioni di viaggio
Il carpool aziendale è utilizzato principalmente da uomini (il 62% del totale) ed è più diffuso tra i giovanissimi tra i 20 e i 29 anni e nella fascia di età che va dai 30 ai 39 anni: complessivamente raggiungono circa il 50% degli utenti complessivi.
Il 60% dei viaggi avviene nei giorni centrali della settimana e in orari molto diversi tra loro: oltre ai classici orari d’ufficio (ore 7 del mattino e 17-18 del pomeriggio), il servizio è spesso utilizzato dopo le 23 (circa il 20% del totale).
Per quanto riguarda il numero di persone in auto, è interessante notare come 3 viaggi su 4 abbiano un equipaggio di sole due persone, mentre solo il 6% dei tragitti avviene con tutti i posti occupati.
Infine, la durata media delle tratte si aggira attorno ai 26 km, con differenze significative da regione a regione: in Trentino Alto Adige e Veneto la media si aggira attorno ai 20 km per viaggio, numero che raddoppia in Umbria (quasi 40 km), e va oltre i 45 km in Liguria e Marche.
Meno automobili e meno inquinanti:
tutti i trend del 2024 in questo articolo
_Simone Picchi