Le scadenze dell’anno sul tema energia. Previsti oltre 5,9 miliardi di euro: chi può candidarsi, dove far fruttare le proprie idee
Bandi, finanziamenti, tirocini retribuiti, scambi di lavoro: alzi la mano chi per questo tiene d’occhio il portale dell’Unione Europea.
Dati alla mano, non in molti: secondo le statistiche su 75 miliardi di euro previsti da Bruxelles per progetti e idee italiane, in media arriva una richiesta per “solo” 17 miliardi.
Eppure www.europa.eu è un sito facilmente accessibile, in lingua italiana nelle parti introduttive per seguire in lingua inglese o francese scendendo più nel dettaglio. Ma soprattutto è un concentrato di informazioni per quanto riguarda progetti e finanziamenti. Specie nel settore energia.
Basti pensare che per il 2020 sono stati previsti 5,9 miliardi per progetti di ricerca e innovazione nel settore energetico, quindi per idee che abbiano come obiettivo la creazione e il miglioramento di tecnologie energetiche pulite, per reti energetiche intelligenti, o per l’energia delle maree e l’accumulo di energia. Ce n’è per tutti i gusti, basta seguire le scadenze.
Chi può candidarsi ai finanziamenti?
La prima domanda che sorge spontanea è chi può presentare richiesta di finanziamento.
Possono essere le piccole imprese, in questo caso ottenendo prestiti, garanzie e sovvenzioni.
Possono essere le associazioni, e quindi le “organizzazioni non governative e della società civile” che operino nelle attività UE senza fini di lucro.
Possono essere giovani, ricercatori, agricoltori.
In tutti i casi, è possibile consultare qui la guida ai finanziamenti dell’Unione Europea.
Insomma è difficile (ma non impossibile) che si aprano bandi rivolti a singoli cittadini. Il consiglio che arriva dalla Commissione europea è quella di affiliarsi ad associazioni, piccole imprese e star up a cui proporre la propria idea. L’intento non a caso è di muoversi insieme alla società civile e giuridica nazionale verso il cammino europeo.
Bandi aperti: imprese ed energia
Fino al 21 aprile 2020 è aperta la finestra Horizon 2020. Si tratta di un programma molto ampio: con una dotazione totale di 77 miliardi di euro si invitano i soggetti giuridici residenti in Italia (a volte insieme ad altri enti pubblici o privati) a rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche europee. Largo spazio alle idee nei settori denominati non a caso “ambiente” ed “energia”. Oltre 28 le chiamate aperte: dalla durata delle pile per autocarri pesanti a riduzione dell’impatto ambientale dei veicoli commerciali leggeri ibridi. Interessante curiosare però anche in altri settori trasversali, sempre nel programma Horizon: ad esempio l’avvio di scuole aperte e collaborazione in materie scientifiche (scadenza: 15 aprile 2020); sostenere lo sviluppo della ricerca responsabile territoriale e dell’innovazione (scadenza: 20 dicembre 2020), o come sostenere le organizzazioni scientifiche nell’attuazione dei piani di parità tra i sessi (scadenza: 15 aprile 2020).
Finanziamenti per i ricercatori
Dal 17 febbraio al 16 aprile 2020 è possibile pre candidarsi al bando “Aquatic Pollutants Joint Transnationale Call 2020” per progetti di ricerca e innovazione sui rischi per la salute umana e per l’ambiente. Un contributo totale di 24 milioni di euro distribuiti per 26 nazioni per affrontare i rischi agli ecosistemi marini e d’acqua dolce, causati dalle sostante inquinanti emergenti.
Energia e giovani: un connubio perfetto
Erasmus+ è il programma dedicato a qualsiasi organismo, pubblico o privato, attivo nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport. Per chi ne avesse sentito parlare, ha sostituito il vecchio “Youth in Action”. Interessanti le connessioni possibili sul tema energia con “azione chiave 3”, vale a dire con i progetti di dialogo con i giovani. Due ancora le scadenze aperte nell’anno, il 30 aprile 2020 e il 1 ottobre 2020. Quattro invece i milioni di euro totali messi a disposizione.
Erasmus+ è comunque la piattaforma che permette ai giovani (intesi come giovani lavoratori, studenti, o staff interi) di candidarsi o di proporre in occasioni di crescita, studio e formazione. O ancora, per gruppi di giovani è possibile candidare la propria idea per uno scambio in altre città europee, incontrando altri giovani. In questo caso, rispetto agli altri tipi di finanziamento, non vengono corrisposte retribuzioni per il lavoro diretto delle persone, ma la quota va a ricoprire interamente le spese previste per la realizzazione dell’esperienza. Per un’Europa (e un’energia) sempre più vicina.