Alternative a basso impatto ambientale che lasciano aperti parecchi interrogativi etici
Già da qualche anno si lavora alla realizzazione di carne sintetica, prodotta in laboratorio attraverso la coltura in vitro di cellule staminali animali. Non viene generata, dunque, attraverso l’allevamento di bestiame, ma la sua origine non è comunque vegetale al 100%. Non vanno quindi confuse la carne vegetale (che si ottiene, ad esempio, con legumi e cereali) e quella sintetica, che in ogni caso è di derivazione animale.
I ricercatori hanno perfezionato il processo nel corso degli ultimi anni, fino ad ottenere un prodotto dal sapore molto simile a quello della carne da allevamento, intanto il dibattito sui risvolti etici si allarga. Ci limiteremo ad un’analisi ambientale sui possibili risvolti per il Pianeta di questa svolta.
Carne sintetica: la fine dell’inquinamento alimentare?
La carne sintetica, per quanto sia al centro di molte discussioni etiche, non è certamente una fonte di inquinamento per il Pianeta. L’allevamento di bestiame produce 17 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno. L’impatto ambientale è notevole, sia in termini di sfruttamento del suolo, sia a livello di polveri sottili generate, che possono danneggiare il nostro apparato respiratorio. Ad avere un impatto negativo sull’ambiente sono, nello specifico, l’utilizzo spropositato di acqua, pesticidi e fertilizzanti, e la lavorazione e il trasporto dei prodotti. Le emissioni di gas serra sono una reale conseguenza degli allevamenti intensivi, motivo per cui l’alternativa più sostenibile della carne sintetica potrebbe essere una grande svolta per il Pianeta e la nostra salute.
Remilk: il latte sintetico made in Danimarca
Sulla scia della carne sintetica, è nato anche il latte prodotto in laboratorio. A lanciare la novità è la start-up israeliana Remilk, che aprirà una fabbrica in Danimarca per produrre latte sintetico. Non si tratterà di latte vegetale, ma di latte di vacca creato artificialmente. Anche questa soluzione punta ad una maggiore salvaguardia del Pianeta, ma le polemiche non si sono fatte attendere. C’è chi non ha accolto positivamente questa novità, affermando che la produzione alimentare in laboratorio comporterà la distruzione delle tradizioni e della qualità dei prodotti.
E voi cosa ne pensate? Consumereste carne e latte generati in laboratorio?
Purtroppo esistono tantissime forme
di inquinamento… leggi di più sul nostro blog!
_Martina Marotta