fonte immagine unionesarda.it
Due fratelli di origine sarda hanno realizzato un nuraghe con dei tappi di sughero in cui si può entrare dentro
Lontano dalla propria terra è possibile mantenere vive le proprie tradizioni suscitando interesse . Lo sanno bene Salvatore e Mario Cossu, due fratelli sardi ma residenti a nel cuore delle Langhe piemontesi, che hanno realizzato un nuraghe con 4000 tappi di sughero. Si tratta di un’opera che ha destato tanta curiosità, sia per l’originale trovata che per il materiale di costruzione.
Legame con la propria terra, pazienza e impegno: i segreti dei fratelli Cossu
Ciò che ha spinto Salvatore ( 66 anni) e Mario ( 64) Cossu a costruire il nuraghe è l’amore per la Sardegna. Originari di Sarule, in provincia di Nuoro, hanno lasciato l’isola da giovanissimi. Salvatore si è arruolato nella Guardia di finanza nel 1976 (all’età di 19 anni) e ha prestato servizio nei comuni del cuneese; Mario ha seguito il fratello, trovando anche lui lavoro in Piemonte. Dopo la pensione i due si sono trasferiti a Neive, un borgo nella provincia di Cuneo, dove abitano insieme. Immersi in una nuova realtà, i due non hanno dimenticato le usanze della propria terra e, dopo essere andati in pensione, Salvatore e Mario Cossu hanno iniziato a realizzare opere in tappi di sughero.
L’ultima è stata il nuraghe, uno dei simboli della Sardegna nel mondo. Per realizzarlo ci sono voluti nove mesi e adesso è visibile da tutti. Il nuraghe poggia su un piedistallo ed è possibile entrarci dentro.
Il contatto con la comunità locale
Negli anni il giardino di Salvatore e Mario è diventato un piccolo museo a cielo aperto, visitato sia da gente del posto che da turisti. Lì si possono vedere diversi oggetti artigianali come alberi a grandezza naturale, posacenere, fioriere e quadri. Tutti creati utilizzando i tappi di sughero.
Ogni anno in occasione della Fiera del Tartufo di Alba espongono uno dei loro asini realizzato dalle loro mani. Oltre che con le opere, il legame con la comunità locale si nota anche nel volontariato, tanto che di Salvatore e Mario Cossu dedicano parte del proprio tempo collaborando con la Protezione civile della zona.
Gusto e sostenibilità, i pregi del sughero
Da molti anni orami i tappi di sughero vengono usati come materiale decorativo. In commercio si possono trovare mobili con piano in sughero, tavolini con tappi alla base (spesso con un vetro sopra) e cestini rivestiti con turaccioli. Per abbellire il proprio locale, alcuni ristoranti o enoteche si rivolgono a ditte per riempire uno spazio di parete con tappi di sughero. Rispetto ad altri materiali di riuso, il sughero richiama alla natura e al mondo dell’artigianato valorizzando ciò che si intende decorare.
Per Salvatore e Mario il sughero oltre che un hobby è un mezzo per riconnettersi con la propria terra e, nonostante passino gran parte del tempo a Neive , ogni tanto tornano in sardegna per far visita al fratello che abita a Oristano e per rifornirsi di prodotti tipici come il pecorino e il pane carasau.
_ di Matteo Melani