Così nel Vivaio Forestale Regionale di Curno si salvaguardano le specie arboree e arbustive in via di estinzione
Esiste un luogo speciale, in Lombardia, dove con passione e dedizione ci si occupa di tutelare la genetica dei boschi: è il Vivaio Forestale Regionale di Curno, ai piedi delle montagne bergamasche facente parte dell’ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste). Qui esperti e tecnici sono impegnati nella produzione di piante forestali autoctone di provenienza locale e nella salvaguardia delle piante in via di estinzione. Un’attività che si sviluppa soprattutto nella raccolta, conservazione del seme, coltivazione delle piante e loro distribuzione. “Ogni anno il Vivaio coltiva circa 70 specie arboree e arbustive, producendo circa 300.000 piantine – spiegano dall’ERSAF – L’obiettivo è quello di tutelare la biodiversità, impiegando solo specie autoctone e di provenienza locale”. Gli alberelli possono anche essere richiesti a titolo gratuito: per attività didattiche, educative, Feste degli alberi e iniziative simili, vengono donate fino a 50 piantine. Dall’acero al salice, passando per betulla, castagno, ciliegio, cipresso, farnia, gelso, larice, olmo, platano e tante altre che possono essere messi a dimora seguendo le indicazioni dell’Ente. Al tempo stesso le scuole e le associazioni possono effettuare visite didattiche guidate presso il Vivaio e conoscere il patrimonio genetico regionale.
L’equilibrio della biodiversità
Le piante autoctone sono importanti per diversi motivi: hanno un corredo genetico che le rende più adatte alle condizioni del luogo, non modificano l’equilibrio esistente, salvaguardando la varietà genetica locale e la biodiversità, hanno percentuali più elevate di sopravvivenza e non da ultimo riducono i costi di trasporto e l’inquinamento. “Il Vivaio – aggiungono – produce unicamente specie forestali autoctone: piante selvatiche, ovvero prodotte con seme raccolto in boschi, filari campestri e ambienti naturali. Sono stati individuati nel tempo boschi da seme, inseriti nel Registro dei boschi da seme di Regione Lombardia, attivato nel 2008 e periodicamente aggiornato: oggi sono elencati oltre 180 boschi”. Più del 90% del seme “viene raccolto sul territorio lombardo. La parte restante proviene da altre regioni del Nord Italia, così da essere adatta ai nostri ambienti. In collaborazione con Regione Piemonte e Veneto Agricoltura, il cui territorio ricade all’interno di aree ecologicamente omogenee a quelle della Lombardia, è stata realizzata una rete di vivai pubblici, per contare su una produzione ampia e diversificata. Come garanzia della provenienza del seme utilizzato – e come peraltro previsto dalla legislazione – le piantine sono accompagnate dal certificato di provenienza”
Piccole e preziose
Ogni anno vengono raccolti in media 1.200 kg di seme e i tunnel del Vivaio di Curno coprono 11.500 mq di superficie: le piantine coltivate vengono destinate soprattutto a rimboschimenti. “Sono di piccole dimensioni, facili da trasportare e di prezzo ridotto – aggiungono – Si tratta pertanto di piante giovani, tutte prodotte in contenitore con pane di terra, cedute tra 1 e 3 anni di età. A seconda della specie e dell’età, possono avere un’altezza variabile da un minimo di 20-30 cm per le specie a più lento accrescimento a un massimo di 80-100 cm per le specie a più rapido accrescimento di due anni”. Indubbiamente piccole ma molto preziose!
Alla scoperta dei boschi urbani
Per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della forestazione e del patrimonio verde anche nelle zone urbane, nel 2021 è stata riproposta la manifestazione “CamminaForeste Urbane 2021- Il futuro delle nostre città è una foresta” organizzata da ERSAF, Legambiente Lombardia con la collaborazione di Federparchi, Lipu e Cai Lombardia. Attorno alla ricorrenza della Giornata dell’Albero, che cade il 21 novembre di ogni anno, sono state organizzate in tutta la Regione camminate per far conoscere i boschi urbani della propria città o per individuare aree in cui realizzarne in futuro. Una splendida opportunità per scoprire sul campo la bellezza e l’importanza della foresta in città, un polmone indispensabile alla qualità della vita.
Resta sul nostro blog, scopri con noi
altre storie di biodiversità
_Marilisa Cattaneo