Grazie alle loro proprietà possono essere riutilizzati per creare parrucche destinate a pazienti oncologici ma anche fertilizzanti
I capelli diventano un rifiuto non appena andiamo dal parrucchiere… ma in realtà possono essere riciclati e trasformati e, in molti casi, possono essere davvero preziosi. Basti pensare alla realizzazione di parrucche per pazienti oncologici. Negli ultimi anni molte associazioni raccolgono dai parrucchieri i capelli tagliati per creare parrucche e donarle a chi a causa della chemioterapia ha perso i propri. Si tratta di un modo per aiutare chi affronta un’esperienza psicofisica complicata, in cui la perdita dei capelli è spesso uno shock ulteriore.
Ma, a dimostrazione di quanto i capelli siano un materiale davvero utilissimo, sappiate che dal riciclo si arriva alla fabbricazione di corde o alla produzione di fertilizzanti per l’agricoltura.
Le mille proprietà dei capelli
Resistenza, flessibilità, assorbimento dell’olio. I nostri capelli hanno proprietà che possono essere sfruttate per la realizzazione di materiali dai molteplici usi. Quello decorativo è soltanto uno: la designer Sanne Visser ad esempio realizza corde con i capelli di uomini e donne.
Molti parrucchieri sostengono ormai l’economia circolare grazie al riciclo dei capelli. Shazly Rasheed, proprietaria di un salone a Hamilton, in Nuova Zelanda, usa i capelli tagliati alle sue clienti come fertilizzanti per piante e fiori, essendo in grado di trattenere l’umidità e di combattere le erbe infestanti. Sono ideali per piante a crescita lenta come la salvia e il basilico.
Una delle più grandi opere realizzate con capelli umani restano le sacche raccogli-petrolio del collettivo di parrucchieri inglesi Green Salon Collective: una composta da 400 kg di capelli è stata usata per ripulire la costa dell’Irlanda del Nord da una fuoriuscita di gasolio.
I capelli da rifiuto a parrucche per pazienti oncologici
Ma le chiome ovviamente possono tornare a svolgere il proprio ruolo naturale, incorniciando il viso. I capelli tagliati possono essere riciclati per la produzione di parrucche da donare a pazienti oncologici.
Tricostarc insieme all’associazione A.T.R.I. ONLUS e alla Fondazione Prometeus ONLUS, ad esempio, ha avviato una serie di iniziative per promuovere e sostenere il “diritto alla bellezza” per tutti. Nel 2011 è nato il Progetto Smile, attraverso il quale è possibile donare i propri capelli: saranno utilizzati per realizzare parrucche e ricostruzioni post terapiche della chioma per pazienti oncologici al solo costo della lavorazione.
Volete donare i vostri capelli? Scegliete un’associazione di riferimento e ricordate che devono essere sani, lavati e ben asciutti. Solitamente il suggerimento è di tagliarli direttamente dal proprio parrucchiere (molti collaborano con associazioni del settore) oppure di spedirli per posta seguendo come indicazioni quelle che trovate su vari siti e tutorial. L’importante è essere accorti per evitare che vadano sprecati.
I rifiuti possono essere preziosi:
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_ di Matteo Melani