Sembra proprio che ovunque nel mondo ci sia uno street artist pronto a donare bellezza a buche, aree degradate o fatiscenti con talento e creatività
Esistono in ogni parte del mondo aree urbane abbandonate e raramente soggette a riqualificazione. Oltre al senso di trascuratezza, comunicano degrado e povertà in quartieri che meriterebbero invece di essere ripopolati e vissuti. Tantissimi artisti si sono fatti carico e portavoce di questa situazione, riversando la loro creatività nelle strade. Tra bidoni per la raccolta differenziata colorati e piccole miniature nascoste negli angoli delle città, ecco alcune bellissime immagini che dimostrano come l’arte riesca a donare bellezza a luoghi altrimenti desolati.
Tom Bob: il recupero degli oggetti urbani
Tom Bob è l’artista newyorkese che affascina il mondo con le sue creazioni. Il suo estro lo porta a far rivivere in maniera geniale oggetti urbani in stato di abbandono o degrado, come tubature, tombini e contatori del gas. E così, la tristezza di tante aree urbane riacquista bellezza, e semplici pezzi di plastica e metallo si tramutano in colorati personaggi dalle forme stravaganti. La meraviglia sta proprio negli occhi dell’artista, che riesce a vedere oltre e reinventare qualunque oggetto. (Fonte Gallery: picamemag.com)
La street art che invoglia a fare la differenziata
Per le strade italiane (e non solo) non è raro imbattersi in bidoni per la raccolta differenziata con un tocco di colore: gli street artists si impegnano anche nella sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente e al corretto smaltimento dei rifiuti. Attirare l’attenzione dei cittadini con personaggi e vignette disegnati sui bidoni spesso può rappresentare una svolta per il Pianeta. Chi è abituato a gettare i rifiuti per strada, o a non smaltirli correttamente, potrebbe essere incuriosito dalla fantasia dei cassonetti, ed essere più invogliato ad utilizzarli. Troviamo un esempio concreto di queste iniziative a Centocelle, a Roma, dove le campane per la raccolta del vetro sono state trasformate in vere e proprie opere d’arte attraverso il progetto GAU, mirato alla riqualificazione urbana tramite la street art.
Miniature a spasso per la città
L’arte può far rivivere le città anche senza opere monumentali. Lo sa bene un collettivo anonimo di artisti svedesi, gli “Anonymouse”, che ha installato tra i marciapiedi di Malmö piccoli negozietti in miniatura. Si possono scoprire minuscoli ristoranti, luna park, librerie e negozi di dischi. Le miniature sono ispirate alla vita dei topi, con negozi di formaggi e spaventose giostre a forma di gatto. Anche questo è un modo creativo per far rivivere le città, e soprattutto per far rallentare per un attimo la frenetica vita cittadina. Fermarsi ad osservare, scattare una foto, prendersi il tempo per apprezzare gli angoli della città: tutte azioni che sembrano sempre più difficili da compiere. (Fonte gallery: @anonymouse_mmx)
Leggi qui anche: sei artiste donne
che hanno fatto la storia dell’arte
_di Martina Marotta