Non solo bella ma anche potentissima, la paulownia riesce a catturare anidride carbonica più di ogni altra varietà
Bella da vedere, resistente al freddo e utile per abbattere la CO2. La paulownia è una pianta dalle mille qualità che permette di rigenerare l’aria delle città e addirittura migliorare l’economia generale. L’albero produce tronchi da cui si ricava uno dei legni più leggeri e più resistenti al mondo. Con le foglie invece si può produrre un miele pregiato. Gli scarti poi possono essere convertiti in biomassa. La paulownia fiorisce in primavera, tra maggio a giugno, e può sopravvivere fino a 100 anni. Un vero alleato per lo sviluppo sostenibile, tanto che diversi Paesi hanno varato progetti per la riforestazione che prevedono la piantumazione proprio di esemplari di paulownia.
Un albero per la salvezza del nostro Pianeta
La paulownia prende il nome dalla sovrana Anna Pavlovna Romanova, figlia dello zar Paolo I di Russia e regina dei Paesi Bassi, che finanziò la missione per portare i sementi in patria. Si tratta di un albero originario dell’Asia e presente in Europa da secoli, tanto che nel corso del tempo è stato usato in vari ambiti produttivi, dall’erboristeria alla cucina fino alla realizzazione di strumenti musicali. Esistono 12 diverse specie, anche se quelle più conosciute sono la Elongata (per il legno), Tormentosa (per le biomasse), Fortunei e Kawaikamii.
Ma il motivo per cui è tornato alla ribalta è la sua capacità di catturare l’anidride carbonica. La paulownia, infatti, assorbe fino a 10 volte più CO2 di qualsiasi altro albero e ogni ettaro coltivato (considerando 600 piante) assorbe in un anno l’equivalente delle emissioni rilasciate da un’auto in 100mila chilometri. Quanto alla crescita, la pianta raggiunge fino a 5 metri ogni anno e alcune specie possono raggiungere anche i 15 o 20 metri di altezza, mentre per la coltivazione necessita soltanto di azioni “basic” come la potatura, l’irrigazione (1000-1500 mc all’anno) e la concimazione.
Ecco perché molte città hanno approvato piani per la piantumazione dell’albero su larghe aree di terreno. Accade ad esempio nel Suffolk, Regno Unito, dove l’amministrazione cittadina ha individuato un parco da 134 ettari, e in Croazia, dove si prevede di piantare ben 25mila piante lungo la costa questa primavera.
Alcuni progetti in Italia
Ad oggi nel nostro Paese esistono 1.500 ettari di terreno dedicati alla paulownia e negli ultimi due anni sono nati diversi consorzi che riuniscono agricoltori e proprietari di terreni per lo sviluppo di nuove coltivazioni. La regione che conta più alberi è il Piemonte, dove lo scorso anno sono stati piantati 2.000 alberi di Paulwonia. Sempre lo scorso anno la Regione Emilia Romagna e Herambiente hanno firmato un protocollo per la piantagione di 200 unità nell’area del termovalorizzatore di Ferrara e il Comune di Firenze ha scelto la Paulownia come pianta ornamentale per il giardino che sorgerà nei pressi del nuovo stadio.
I superpoteri delle piante…
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_Matteo Melani