Andare al cinema per fare il pieno, aria più pulita e una nuova viabilità, perché le auto elettriche cambieranno la nostra quotidianità
Il 2022 è stato un anno record per l’auto elettrica: le immatricolazioni di BEV (Battery Electric Vehicle) in Europa sono state più di un 1.5 milioni, un dato in netta crescita (+29%) rispetto al 2021. In Italia, grazie anche agli incentivi, nel 2021 si sono vendute oltre 67.000 auto elettriche (nel 2020 erano meno della metà). È evidente che una rivoluzione di tale portata modificherà profondamente l’immagine (e il lifestyle) delle nostre città. Proviamo a immaginare quali potrebbero essere i cambiamenti più immediati.
Innanzitutto, ovviamente, lo smog!
È evidente che le auto a benzina e diesel incidano negativamente sulla qualità dell’aria e, di conseguenza, sulla salute dei cittadini. Dati purtroppo confermati dall’elevato numero di decessi prematuri causati dall’inquinamento: 300 mila europei ogni anno perdono la vita a causa di patologie causate dallo smog. Numeri che preoccupano fortemente il nostro Paese se si considera che, secondo l’EEA, l’Italia è fanalino di coda in Europa per qualità dell’aria. La diffusione di auto elettriche certamente porterà benefici importanti rispetto alle emissioni di CO2 e delle sostanze inquinanti in generale. Un fatto evidente ma tutt’altro che scontato, soprattutto se si pensa alle condizioni in cui, al giorno d’oggi, sono costretti a vivere milioni di italiani. Nell’era elettrica, insomma, l’aria delle nostre città sarà certamente più respirabile, come confermato dalle rilevazioni effettuate nelle aree ZTL nel corso degli ultimi decenni.
A proposito di ZTL…
La diffusione dell’auto elettrica modificherà anche la viabilità delle nostre città. L’introduzione delle ZTL in molti comuni italiani, infatti, aveva come obiettivo proprio il miglioramento della qualità dell’aria nei centri urbani, per tale ragione nella stragrande maggioranza di tali aree è consentito il transito dei veicoli elettrici. Col tempo, però, le zone a traffico limitato sono divenute, oltre che un volano per turismo e commercio, un fattore determinante per la quotidianità dei residenti, che hanno riscoperto i benefici della pedonalità. Molti comuni, visto il numero crescente di BEV, hanno deciso di differenziare le aree in cui è consentito il transito ai soli veicoli elettrici (per preservare la salubrità dell’aria) da quelle che devono essere, invece, totalmente pedonalizzate (per permettere alle persone di circolare solo a piedi o in bicicletta). Un livello di complessità a cui i cittadini dovranno inevitabilmente abituarsi nei prossimi anni.
E, infine, il pieno
Potrà sembrare strano, ma la ricarica dei veicoli elettrici potrebbe modificare radicalmente le abitudini di molte persone e l’estetica delle nostre città. Per “fare il pieno” a una colonnina di ricarica, infatti, sono necessarie dalle 2 ore ai 30 minuti (per le cosiddette stazioni di ricarica rapida), numeri che incideranno sulla conformazione delle nuove stazioni di rifornimento e che causeranno la necessità di installare un gran numero di colonnine per evitare le file. Basti pensare, per esempio, che nel 2022 in Italia sono stati installati oltre 10.000 nuovi punti di ricarica, superando così la soglia di 36.000 colonnine presenti nel nostro Paese. La necessità di evitare “l’attesa”, inoltre, sta già spingendo moltissime imprese private (supermercati, hotel, cinema, centri commerciali ecc…) a dotare le loro aree parcheggio di colonnine. Questo per consentire agli automobilisti di divertirsi o di svolgere commissioni mentre ricaricano la batteria dell’automobile ed evitare di dover pianificare la sosta per il rifornimento.
Quale sarà il futuro delle auto a benzina e diesel?
Scoprilo in questo articolo
_Matteo Donisi