Los Angeles, città degli angeli, del cinema e ora anche del genovese Renzo Piano, autore del museo del cinema più grande del mondo. L’ennesima medaglia all’Italia.
L’ultima fatica ha visto Renzo Piano impegnato a Los Angeles, dove ha realizzato il Museo dell’Academy Piano, un museo del cinema dalla struttura avveniristica simile a un dirigibile, uno “sforzo comune” cui hanno lavorato un migliaio di persone al fine di portare a termine quello che oggi è il museo del cinema più grande al mondo.
Piano e la passione per il cinema
Una passione per il cinema sfrenata, “Se non fossi architetto, avrei fatto cinema”, ha detto Renzo Piano, classe 1937, autore di bellezze architettoniche sparse per il mondo, dal Centre Georges Pompidou di Parigi allo Shard London Bridge di Londra, passando per il Nichols Bridgeway di Chicago, l’Aeroporto Internazionale del Kansai in Giappone e molte altre strutture all’insegna dell’artigianalità e dello stile high-tech.
L’ultima fatica lo ha visto impegnato a Los Angeles, dove ha realizzato il Museo dell’Academy Piano, un museo del cinema dalla struttura avveniristica simile a un dirigibile, uno “sforzo comune” cui hanno lavorato un migliaio di persone al fine di portare a termine quello che oggi è il museo del cinema più grande al mondo.
Ai microfoni dell’Ansa ha poi raccontato come questa passione per il cinema lo accompagni fin da piccolo: “Essendo genovese sono cresciuto davanti al mare, un posto immenso da esplorare, e la domenica c’era il cinema il quale porta le persone in un mondo fantastico, magico. Poi sono diventato architetto – continua – e sono diventato geloso dei registi. I film sono il modo migliore per creare emozioni, sono un’arte onnicomprensiva, nessun’altra forma artistica può portare le persone a piangere ad esempio”.
L’inaugurazione a Los Angeles
Il museo ha aperto al pubblico lo scorso 30 settembre e l’inaugurazione ha visto la partecipazione di Sophia Loren, premiata con il primo “Visionary Award” del Museo dell’Academy. Il riconoscimento nasce con l’obiettivo di premiare artisti e studiosi le cui opere abbiano apportato un progresso significativo all’arte e al cinema. E se Hollywood è pur sempre Hollywood, premiare un’attrice italiana all’interno del museo di un architetto italiano non è questione da poco, se i loro nomi sono Sophia Loren e Renzo Piano. Del resto, come recita il detto? Italians do it better.
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_ di Stela Xhunga