I centri hanno donato ormai migliaia di pasti. Il premio servirà per potenziarli e crearne di nuovi
Grazie all’impegno nella lotta contro lo spreco di cibo, gli Hub anti-spreco di Milano hanno vinto l’Earthshot Prize, un riconoscimento internazionale voluto dai Duchi di Cambridge per premiare le soluzioni a tutela dell’ambiente. Il premio consiste in una somma di denaro da 1 milione di sterline ed è stato conferito dalla Royal Foundation che fa capo al Principe William e alla moglie Kate Middleton.
Gli hub esistono dal 2017, ma già dal 2014 il Comune di Milano ha dato vita alla Food Policy, una carta d’intenti con politiche per il sistema alimentare cittadino. In questi ultimi anni i centri situati nel capoluogo lombardo hanno donato pasti a migliaia di famiglie e fornito assistenza formativa.
Un modello di aiuto per chi soffre
Grazie alla collaborazione fra il Comune di Milano, il Politecnico di Milano, Assolombarda e Fondazione Cariplo è nato il progetto di raccolta di cibo che ha dato il via alla realizzazione dei centri di recupero di cibo in eccedenza. Il primo a nascere è stato quello nel quartiere Isola, che in un anno ha permesso di salvare più di 10 mila tonnellate di cibo al mese e ha erogato 260 mila pasti per 3800 persone. Ma ciò che ha colpito la giuria dell’Earhtshot Prize a conferire il riconoscimento agli Hub di Milano è stata l’organizzazione alle spalle degli hub e che coinvolge tutta la filiera. I prodotti donati provengono dalle catene della grande distribuzione organizzata come Esselunga, Lidl, Coop Lombradia e Penny Market, mentre per il trasporto i volontari usano i furgoni di Number 1 Logistics Group. Oltre a offrire cibo alle famiglie indigenti la realizzazione degli Hub è stata un’occasione per dare nuova vita ai quartieri. Nel quartiere Gallaraterese ad esempio è stato realizzato un impianto di recupero che offre attività formative per minorenni e donne in difficoltà.
Come gli hub milanesi hanno fronteggiato la pandemia
Lo scoppio della pandemia da Covid-19 ha aggravato le condizioni economiche di molte persone, costrette a rivolgersi ad associazioni e mense che distribuiscono generi alimentari. Le chiusure imposte dal lockdown non hanno impedito di aprire altri hub per la distribuzione di cibo e nella primavera del 2020 il Banco Alimentare della Lombardia ha aperto un centro nel quartiere di Lambrate in uno spazio offerto da Avis Milano.
L’emergenza di cibo nelle metropoli
Nelle grandi città le disuguaglianze sono più accentuate e l’emergenza alimentare è evidente. A New York gli homeless sono oltre 100 mila, supportati da associazioni che si appoggiano ai coltivatori locali per la distribuzione di cibo. A Londra i ristoratori e i clienti possono utilizzare un’app per segnalare ai volontari la presenza di cibo in eccesso da poter donare. Milano, in questo senso, purtroppo non è un’eccezione e l’emergenza porterà ad aprire il prossimo hub – già in fase di progettazione – nel quartiere di Corvetto.
E purtroppo è anche emergenza freddo:
cosa ne pensate di questi alloggi per i senzatetto?
_ di Matteo Milani