Fissata dall’Onu per il 5 giugno, quest’anno si concentra sulla salvaguardia della biodiversità
Il 5 giugno 2021 si celebra la Giornata mondiale dell’ambiente, una ricorrenza promossa dall’Onu per sensibilizzare le coscienze sulle problematiche del nostro Pianeta. Il tema di quest’anno è il “Ripristino degli Ecosistemi”, con l’obiettivo di prevenire, fermare e invertire i danni inflitti agli ecosistemi della Terra, cercando di passare dallo sfruttamento della natura alla sua guarigione. Fra le iniziative che l’Assemblea Generale ha promosso c’è la riforestazione, cioè la piantumazione di alberi, preziosi alleati per ripulire l’aria dalla CO2 e contribuire alla salvaguardia della biodiversità.
Disastri ambientali e conseguenze
L’inquinamento e il consumo scellerato di suolo hanno distrutto gli ecosistemi e le biodiversità, tanto che secondo la FAO negli ultimi 10 anni abbiamo perso mediamente 13 milioni di ettari di foreste (una superficie pari a quella della Grecia) l’anno. Altri milioni di ettari ogni anno vengono depredati dal prelievo di legname, dalla costruzione di miniere, dighe e strade. La deforestazione si concentra soprattutto nei Paesi tropicali come Brasile, Indonesia e Congo ma anche nei Paesi più ricchi si sta assistendo a una perdita progressiva della biodiversità, soprattutto a scapito della fauna e della flora di mari e di fiumi.
Soluzioni per un futuro migliore
Cosa fare allora per invertire la rotta? Oltre a piantare alberi e arginare l’inquinamento, occorre incoraggiare modelli di sviluppo sostenibile, a cominciare dalla diffusione delle fonti rinnovabili, come il sole, il vento e le biomasse. La Germania nell’ultimo anno ha portato al 50% l’elettricità prodotta dagli impianti pubblici di energia pulita. Ma per uno sviluppo sostenibile completo occorre trovare soluzioni innovative e allo stesso tempo rispettose dell’ambiente. Una chiave è senz’altro l’economia circolare, cioè quel sistema di produzione attento alla riduzione degli sprechi delle risorse naturali e basato sulla condivisione, il riutilizzo e il riciclo dei materiali nel tempo. Oltre a essere rispettoso dell’ambiente, un modello di economia ecosostenibile riduce anche i costi per produttori e utenti finali.
Ad oggi sempre più persone stanno (seppur gradualmente) convertendo le proprie scelte verso la sostenibilità, basti pensare alle tante associazioni che operano nella pulizia di spiagge o boschi. Ma sono soprattutto i più giovani che hanno più a cuore il futuro del Pianeta, incoraggiati dai discorsi di Greta Thunberg e dalle iniziative dei Fridays for Future che prima dello scoppio della pandemia hanno coinvolto tutto il mondo. Anche noi di Eicom, attraverso le nostre azioni ed il nostro blog, crediamo che sia possibile costruire un futuro più giusto che parta dal rispetto dell’ambiente e dall’uso responsabile delle risorse.
E riflettere nel corso di giornate come quella dedicata all’ambiente rappresenta a tutti gli effetti un punto da cui ripartire.
Il futuro della mobilità sostenibile è ora!
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_ di Matteo Melani