La ricarica Made in Italy E-Dock ricorda un ormeggio nautico veneziano ed è adatta a tutti i battelli e motoscafi
Venezia è conosciuta nel mondo per i suoi canali e ogni giorno turisti e residenti usano i battelli per spostarsi da una zona all’altra. Col tempo però il carburante delle barche ha contribuito ad inquinare le acque lagunari, così diversi privati e compagnie di noleggio hanno optato per i motoscafi elettrici che emettono meno anidride carbonica e sono più silenziosi rispetto a quelli tradizionali.
Se per molti questa scelta rappresenta una forma di responsabilità, per altri ha rappresentato un’occasione per sviluppare un’idea ed entrare sul mercato. L’azienda E-Concept, con sede a Venezia, ha brevettato E-Dock, una colonnina di ricarica per motoscafi a motore elettrico che funge anche da attracco.
Infatti è divisa in due parti: la sezione sommitale (nella quale si concentra la dotazione tecnologica) e la sezione basale di ancoraggio al fondale. Una soluzione innovativa che non deturpa l’ambiente, dato che presenta un design che ricorda un ormeggio nautico veneziano.
Per testare le potenzialità, lo scorso novembre il comune di Venezia ha autorizzato l’installazione di una palina E-Lock in via della Misericordia.
L’innovazione a tutto tondo
L’abbattimento dell’anidride carbonica rappresenta la sfida degli imprenditori del futuro e E-Concept ne è un esempio, sia per quanto riguarda la produzione di E-dock che per il suo scopo. L’intera colonnina infatti è rivestita con materiali in legno riciclabili al 100%, proprio per resistere ai continui urti delle imbarcazioni e all’aggressività della salsedine marina.
All’interno si trova il connettore di ricarica Juice Box di Enel X che presenta tutti gli standard internazionali di ricarica (presa di tipo 2 e modo 3), così da consentire tutte le barche di allacciare il proprio motore. Ma nelle acque di Venezia non transitano solo turisti, ma anche tanti residenti che usano il proprio mezzo per una gita con gli amici o per raggiungere una delle isole limitrofe. E- Concept ha tenuto conto di tutte le esigenze, tanto che la colonnina dispone di una potenza da 22 kW per permettere una maggiore velocità di ricarica. Insomma uno strumento dal grande valore tecnologico che intercetta le abitudini del territorio.
In sintonia con il paesaggio
Quando in una città dal grande patrimonio storico e paesaggistico viene installata una nuova opera arrivano subito le prime perplessità, proprio perché potrebbe deturpare le bellezze. Ebbene la struttura di E-dock si integra perfettamente con le acque di Venezia, tanto che la forma cilindrica e il colore marrone richiamano gli storici ormeggi lagunari. Ad oggi anche altre città portuali dispongono di punti di ricarica per le barche. Come Amsterdam che nel 2019 ha installato Skoon, una piattaforma galleggiante per le barche elettriche ma che occupa più spazio. E-Dock invece, con le sue dimensioni, occupa lo spazio di un ormeggio.
Venezia, oltre a essere la città in cui E-motion ha sede, è fra le città che ha approvato un piano di riduzione del 40% delle emissioni entro il 2030 per poi arrivare alla neutralità nel 2050.
Una sperimentazione che promette bene
Per le sue funzionalità e le sue caratteristiche E-Dock rappresenta un valido strumento per le tante imbarcazioni che navigano nelle acque di Venezia. Oltre che per le città con i canali, può essere utile per qualsiasi corso d’acqua come i fiumi. Ma i vantaggi non riguardano solo i proprietari di barche, ma anche le amministrazioni cittadine, tanto che i costi di installazione partono dai 5mila euro. Tutti vantaggi sia per l’ambiente che per l’economia.
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_ di Matteo Melani