L’apporto calorico può aumentare fino al 15% e gli adolescenti possono avere effetti negativi dovuti al nuovo fenomeno: ecco i due studi universitari
A tutti sarà capitato di maneggiare il proprio cellulare mentre si pranza, vuoi per colmare un attimo di noia, vuoi per sapere le ultime notizie dopo qualche ora di lontananza dal web, il tutto a scapito di chi sedeva vicino a noi. Utilizzare lo smartphone mentre si mangia, però, non solo diminuisce l’interazione tra le persone ma ha anche importanti maggiorazioni sull’assunzione di calorie: è il risultato di uno studio condotto dai ricercatori della Federal University di Lavras (Brasile) e dell’University Medical Center di Utrecht (Olanda).
Con lo smartphone + 15% di calorie
Gli studiosi hanno esaminato 62 adulti durante l’assunzione di pasti: ad alcuni di questi è stato dato tra le mani un telefono cellulare per chattare, leggere news e fare ricerche online; ad altri è stato proposto un testo stampato; ad altri ancora non è stato consegnato nulla da “accompagnare” alla propria pietanza. Come si legge dalla pubblicazione del risultato, sono stati presi in esame “fisico (parametri masticatori, sesso e indice di massa corporea), variabili ambientali (con o senza distrazione) e psicologiche (livelli di stress). Quando i tester hanno mangiato senza distrazioni l’apporto calorico medio è stato di 535 kcal, rispetto alle 591 kcal assunte utilizzando lo smartphone (+ 203) e 622 kcal leggendo un testo stampato (+ 226)”. Di fatto “con i distrattori è aumentata del 15% circa l’ingestione calorica”.
Distratti non solo a tavola
Lo smartphone a tavola, quindi, non solo inquina le relazioni e la socializzazione tra commensali ma ha anche significative ricadute sul nostro benessere psicofisico. Pare inoltre che se fino a quale tempo fa erano i figli a non sollevare mai gli occhi dallo schermo del cellulare mentre si trovavano a casa, ora siano i genitori ad essere passati dall’altra parte della barricata. Un recente studio dell’Università Bicocca pubblicato sul Journal of Social and Personal Relationships ha infatti evidenziato come l’uso continuativo dei dispositivi digitali da parte di mamma e papà abbia ripercussioni negative sui giovani, soprattutto se adolescenti.
Relazioni sociali e nuovi fenomeni
Il fenomeno, preso in esame da un team multidisciplinare del Dipartimento di Psicologia, Sociologia e Ricerca Sociale di Milano-Bicocca, si chiama “phubbing”, unione dei termini phone e “snubbing” (ovvero snobbare). Il phubbing è a tutti gli effetti una forma di esclusione sociale, un atteggiamento che può essere esercitato e subito da chiunque e in qualsiasi momento. “La diffusione capillare degli smartphone – spiegano i ricercatori – ha aperto nuove sfide per quanto riguarda le conseguenze psicologiche del loro utilizzo sulle relazioni sociali. I pochi studi esistenti dimostrano che il phubbing è diffuso, reciprocamente rafforzato e socialmente accettato, con possibili conseguenze negative per il benessere sociale e individuale”. Sempre più connessi ma sempre più distanti da chi abbiamo vicino: è giunto veramente il momento di condividere i momenti con chi c’è al nostro fianco prima che nella chat di gruppo o con i follower… ne va del benessere fisico e psicologico!
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_ di Marilisa Cattaneo