La pandemia ha cambiato il mondo del lavoro in Italia. Le opportunità per le professioni del digitale sono in aumento, ma non sono le sole
Dove sta andando il mercato del lavoro in Italia? Linkedin ha provato a rispondere stilando un report sui lavori in crescita. La pandemia ha accelerato lo sviluppo delle professioni digitali e ha arricchito il mercato del lavoro in Italia.
Quello che fino a poco tempo fa era un settore alimentato quasi esclusivamente dalle aziende e dalle start-up native digitali, oggi coinvolge pressoché tutti i settori produttivi, anche quelli più tradizionali. D’altronde il digitale è ormai parte integrante della quotidianità di tutti (non solo dei più giovani) e questo ha aumentato la richiesta di nuove specializzazioni e opportunità lavorative.
Non solo di digitale si vive, però. Sempre la pandemia (ancora lei!) ha influenzato la crescita della domanda in diversi settori considerati tradizionali, anche se legati alla svolta del digitale.
Linkedin, il social network più importante al mondo dedicato al lavoro, ha stilato la classifica delle 15 categorie professionali in crescita in Italia.
Insegnanti e medici per una nuova normalità
Nelle prime due posizioni troviamo le professioni che sono state coinvolte in prima linea nella definizione della nuova normalità causata dalla pandemia: gli insegnanti e il personale sanitario.
In entrambi i casi (i docenti di ogni livello, i medici e infermieri) l’emergenza ha sbloccato assunzioni necessarie da tempo, data la carenza di personale su tutto il territorio nazionale. Basti pensare che per gli insegnanti il numero di assunzioni nel 2021 è aumentato del 93% rispetto al 2020, mentre per le professioni sanitarie si segnala un +72% rispetto allo stesso anno.
Scivolando fino al nono posto ci sono altre categorie legate agli sforzi di contenimento e lotta al Covid-19: ricercatori biologi e chimici, docenti, tecnici di laboratorio e creatori di software per il tracciamento delle infezioni.
L’impatto del digitale nel mondo del lavoro
L’emergenza sanitaria ha anche stimolato una svolta digitale nelle aziende italiane. La chiusura forzata delle strutture aperte al pubblico e quella degli uffici ha di fatto accelerato il processo. Sono aumentati in tutti i campi gli investimenti sul digitale per trasferire anche online l’esperienza di vendita, promozione e visibilità presente sul territorio. Senza contare quelle realtà che avevano già una presenza digitale professionale.
Questo ha portato a un aumento di domanda per diverse categorie professionali:
- i professionisti del digital marketing come i consulenti marketing e gli esperti di strategie digitali;
- i creativi come gli scrittori e gli addetti al montaggio video, passando per gli esperti di animazione e i muralisti;
- gli addetti al supporto clienti, tra consulenti, manager delle relazioni pubbliche, call center e altre forme di assistenza al cliente;
- i professionisti del settore tecnologico per lo sviluppo e la sicurezza informatica, come gli sviluppatori di software e videogame, esperti di sicurezza informatica o gli addetti alla riparazione dei computer;
- i freelance esperti di contenuti digitali come blogger, copywriter e creatori di podcast.
Vanno sottolineate inoltre le conseguenze dell’esplosione degli e-commerce data l’impennata della domanda di prodotti online. Da qui il 51% in più di assunzioni nel settore della logistica (tra supervisori, addetti al trasporto, addetti al confezionamento, ecc.).
I settori tradizionali
Un buon trend di crescita si è avuto anche nei settori più tradizionali, seppur condizionato dall’emergenza sanitaria che ha condizionato ogni aspetto della vita di tutti noi.
Alcuni esempi sono:
- lo sviluppo del settore assicurativo con un incremento delle assunzioni tra i consulenti (+80%) e gli agenti (+120%) rispetto al 2020, dato il cambiamento della percezione delle persone rispetto alle loro vite;
- l’aumento del personale di assistenza alla persona tra responsabili delle strutture di accoglienza e delle cliniche, gli autisti per i servizi di ambulanza, le/i badanti e molti altri;
- l’aumento delle assunzioni nel mercato immobiliare, data la crescente richiesta di mutui per case e uffici per ridisegnare gli spazi lavorativi dopo l’introduzione dello smart working e del remote working;
- l’espansione del mercato dei consulenti finanziari, in risposta alle richieste di consulenza da parte di privati per fronteggiare i problemi derivanti dalla pandemia;
- l’espansione del mercato dei consulenti commerciali, a supporto delle aziende per sviluppare strategie di vendita, risoluzione dei problemi e di gestione aziendale.
Infine, a “beneficiare” dell’evoluzione del Covid-19 e della richiesta costante di informazione, negli ultimi due anni è cresciuta esponenzialmente la richiesta di giornalisti e professionisti del settore editoriale. La pressione sui media (tradizionali e digitali) ha fatto sì che anche in questo campo aumentassero le assunzioni per poter garantire il flusso continuo di notizie.
A proposito delle trasformazioni del mondo del lavoro,
hai mai sentito parlare dei nomadi digitali?
_Simone Picchi