In occasione della campagna Energica abbiamo incontrato l’istruttrice Rosaria Bruno che ci ha raccontato la sua passione per la ginnastica ritmica e la sua carriera
Con l’impegno e la forza di volontà è possibile arrivare a traguardi di alto prestigio. Lo sa bene Rosaria Bruno, titolare dell’Associazione Sportiva Danza e Ginnastica Kodokan di ginnastica ritmica, ginnastica per tutti e danza (nella provincia di Salerno), che con i suoi gruppi è arrivata a vincere concorsi internazionali.
Per Rosaria lo sport non è solo un lavoro, ma anche un metodo per migliorare se stessi e, nonostante il lockdown e i recenti divieti, ha continuato a aggiornarsi sulle tecniche di insegnamento per poi trasmetterle ai suoi iscritti. Una dimostrazione che anche nei periodi più bui è possibile essere un esempio per gli altri.
Sempre in movimento
“Da bambina sono sempre stata attratta dallo sport. Mio padre era entusiasta, mia madre invece era scettica perché nelle nostre zone c’erano poche associazioni”, ricorda Rosaria. Così, a 10 anni i suoi genitori come regalo la iscrivono a una scuola di atletica leggera e per lei rappresenta il primo impatto con l’attività motoria. Rosaria cresce e la passione per lo sport accompagna anche la sua adolescenza, tanto che dopo le scuole superiori sceglie di studiare all’ISEF, l’Istituto superiore di educazione fisica a Napoli. Oltre a imparare le nozioni sull’insegnamento, entra la prima volta in contatto con la disciplina che sarà la sua professione. “Alla fine dell’anno-dice- un professore ci ha fatto esibire in uno spettacolo di ginnastica ritmica e da allora ho maturato la passione per il mondo della ginnastica”. Il sogno di Rosaria è quello di insegnare ginnastica ritmica e danza, così dopo il diploma inizia il proprio percorso di formazione da autodidatta.
Dalla provincia ai successi internazionali
Nel 1996 Rosaria apre la sua prima scuola e inizia con corsi aperti a poche bambine. “All’inizio-dichiara- la ginnastica ritmica era sconosciuta, ma negli anni sono riuscita a comunicare il valore educativo a tanti bambini e soprattutto ai genitori che intendono instradare i figli nello sport. I corsi sono rivolti anche ai maschi”. La ginnastica e la danza agiscono sullo sviluppo del corpo e consentono di migliorare la propria autostima. Rosaria ne è un esempio. Infatti, nonostante abbia iniziato a 18 anni a praticare ginnastica ritmica, nel giro di poco tempo è diventata un punto di riferimento per chi intende migliorare il proprio benessere attraverso l’attività fisica. “Oltre ai bambini-precisa- vengono anche parecchi adulti”. La qualità dell’insegnamento di Rosaria è stata riconosciuta anche fuori da i confini nazionali. Negli anni con le proprie atlete ha partecipato a 11 competizione internazionali, vincendo nel 2017 la medaglia di bronzo al torneo WGFLC (World Gym for Life Challenger).
“Sono contenta della mia vita e del mio lavoro”, spiega “Lo sport per me non è un sacrificio ma un modo per superare i miei limiti e migliorarsi continuamente. Insomma, incarna il mio stile di vita”.
Un monito per non mollare mai
Come tutte le attività, anche le scuole Danza e Ginnastica Kodokan hanno chiuso per lo scoppio della pandemia e ora Rosaria tiene i corsi in streaming per i turni base e continua ad allenare, da inizio giugno soltanto il gruppo delle agoniste di interesse nazionale, che sono le uniche che possono continuare gli allenamenti e le gare. “Non capisco il motivo della chiusura delle palestre. In fondo-commenta- lo sport dovrebbe essere un diritto di tutti, è un modo sano per crescere i figli e permette agli adulti chiusi in casa di superare l’ansia di questo periodo così brutto”. Malgrado l’aria di incertezza che si sta respirando, Rosaria continua a aggiornarsi sulle tecniche del proprio lavoro e andare avanti con tanti sacrifici dal punto di vista economico, per ripartire, con i grandi numeri, più forte di prima. “In questi ultimi mesi di semi chiusura-conclude- sto lavorando a un progetto che unisce la ginnastica, lo sport al mondo del sociale. Non posso raccontarvi molto ora ma… vedrete!”
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_di Matteo Melani