Perfezionista, individualista, collettivista con passione e umiltà
Tra i fondatori di Eicom, Alberto è probabilmente la persona che meglio può rappresentare e raccontare la sua crescita.
Ufficialmente Eicom Sales Manager Alberto Legnani è stato il primo a sviluppare l’attività commerciale dell’azienda, ponendo le basi di quel network di agenzie, partner e collaboratori che oggi nutre e fa crescere il nostro brand.
Come tutte le cose quando nascono, Eicom era una realtà semplice. Poche persone a coltivare la “sfida” di far crescere un nuovo business quasi dal niente se non dall’esperienza già maturata nel settore dell’energia. Io ho avuto la responsabilità di curare la parte commerciale, lavorando inizialmente da solo, in totale autonomia.
Quando Eicom è diventata una realtà più strutturata ho potuto dedicare parte delle mie energie anche all’organizzazione, seguendo i due canali vendita principali dell’azienda: quello storico e indiretto dei collaboratori esterni e quello diretto della rete vendita con il nostro progetto Academy.
Una laurea in economia aziendale e dei trascorsi da giocatore di golf. È curioso pensare a te come a una persona che ha fatto delle relazioni con gli altri il suo principale strumento di lavoro.
Vero. È un’osservazione che mi veniva fatta spesso durante i miei primi colloqui dopo la laurea. “Vedo che ha giocato a golf, uno sport molto individualistico. Probabilmente lei non è molto un tipo da team…”.
Ammetto che all’inizio della mia carriera lavorare in team non è una cosa che ho trovato facile. Per impostazione caratteriale ero, e in parte anche oggi lo sono, una persona abituata ad agire singolarmente. Mi piace, mi da soddisfazione. In gruppo, complice il mio carattere timido e riservato, faticavo ad emergere e spesso venivo scavalcato da chi sapeva porsi con maggior baldanza e disinvoltura, che non necessariamente denotano competenza e affidabilità.
In 15 anni ho acquisito esperienza e fiducia in me stesso, riscoprendo il piacere e gli stimoli di lavorare in gruppo. Ma soprattuto ho scoperto che ad emergere nel gruppo è colui che dimostra capacità e competenza nel lungo termine, che pur entrando in punta di piedi con umiltà e modestia, riesce a guadagnarsi la stima e il rispetto degli altri.
È bello sapere che sono gli altri a riconoscerti piuttosto che si venga investiti di un determinato ruolo “dall’alto”. Così come è bello ed estremamente appagante dirigere il lavoro degli altri affinché portino a conclusione positiva i processi da te avviati. Cosa possibile soltanto se, oltre ad una buona organizzazione, si riesce ad infondere anche fiducia, passione ed entusiasmo per quello che facciamo.
Tu sei un viaggiatore sia per lavoro che per passione. Si dice che guardare la propria realtà da lontano serva per avere un’idea migliore di quello che si sta costruendo.
Una delle cose che più mi ha aiutato a percepire meglio la realtà da cui provengo è stata proprio allontanarmene, traslocando in una nuova città dopo 30 anni. “Da lontano” mi è stato possibile scorgere dinamiche, positive e negative, dell’ambiente in cui per anni ho lavorato, e di conseguenza capire anche dove intervenire per migliorare e migliorarmi.
Confrontarmi con una nuova realtà e nuove persone mi è stato fondamentale per crescere, nel lavoro e nella vita, più di quanto lo sono i tanti viaggi che faccio “per turismo” nel mio tempo libero, nei quali comunque cerco di tornare a casa con qualcosa in più. Sono infatti una persona molto curiosa e al primo approccio con un posto nuovo cerco di scoprirne la storia e la civiltà prima ancora della contemporaneità, che richiederebbe invece molto più tempo di un semplice viaggio organizzato.
Cercando di guardarla “da lontano” come ti sembra Eicom oggi rispetto a quello che era prima?
Io sono un perfezionista, uno che non si accontenta, che vede le cose che non vanno prima di quelle che vanno bene. Da fuori ricevo molti complimenti e attestati di stima per quanto fatto in questi due anni e mezzo, il che mi da la certezza che la strada intrapresa e le scelte effettuate sono quelle giuste.
Ovvio che puntando sempre al meglio, potendo tornare indietro col senno di poi probabilmente qualche scelta diversa l’avrei fatta. Credo comunque che il risultato raggiunto oggi sia buono, e che continuare a puntare sulla fornitura di luce e gas cercando di costruire una nostra rete commerciale sia la strada giusta, il nostro obiettivo primario da perseguire senza dimenticarci, parallelamente, di guardare agli altri mondi legati all’energia, come la mobilità elettrica e l’efficientamento energetico. Perché il futuro non potrà essere solo legato alla fornitura energetica, anzi, questa dovrà essere il veicolo per portare qualcos’altro.
Non è facile. Ma non vogliamo nemmeno che lo sia.
Alberto, hai avuto una crescita davvero interessante nel mondo dell’energia, che ormai ti appartiene. Chissà cosa ne sarebbe stato di te se non fossi entrato in questo mondo…
Se 15 anni fa mi avessero mostrato con una sfera di cristallo dove sono ora probabilmente mi sarei messo a ridere. Posso dire però che da quando sono in Eicom vivo il lavoro come una passione e non come un obbligo. E questo fa la differenza.
Per ora sono molto soddisfatto di come stanno andando le cose e non ho aspettative diverse rispetto a continuare a crescere e migliorare in questa realtà.