Alimenti disidratati, wc aspiratutto e giornate con 16 tramonti e 16 albe. Così vivono gli astronauti in missione
Il 27 aprile 2022 alle ore 9,52 italiane è partita la seconda esperienza nello spazio di Samantha Cristoforetti, L’astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) è arrivata sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per la missione Minerva ed è prevista una sua permanenza nello spazio fino a settembre. Nei prossimi mesi verranno effettuati circa 150 esperimenti per verificare e studiare le possibili conseguenze sull’organismo umano dopo aver vissuto nello spazio per lunghi periodi, anche in previsione di possibili viaggi ben più impegnativi, come quello su Marte. Ma gli astronauti come affrontano la vita di tutti i giorni nello spazio?
Perché vivere nello spazio non è semplice
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) orbita ad un’altezza di circa 400 chilometri dalla Terra e impiega solamente 90 minuti per compiere un giro completo attorno alla Terra. Il giorno e la notte a bordo dell’ISS sono diversi dal giorno e dalla notte sulla Terra, quindi la vita a bordo della Stazione è completamente diversa da quella sulla Terra. Come spiegato dall’European Space Agency (Esa) vivere e lavorare in assenza di peso non è affatto semplice e rende necessario cambiare notevolmente le proprie abitudini in un ambiente in cui tutto fluttua.
Igiene personale fluttuante
Ovviamente in un ambiente così ristretto condiviso da tutti gli astronauti l’igiene diventa prioritaria. La giornata non può che iniziare lavandosi i denti, operazione che avviene sostanzialmente come sulla Terra. L’unica differenza è che il dentifricio è commestibile e viene ingerito dopo aver lavato i denti. In condizioni di microgravità bisogna però cercare di mantenere la bocca più chiusa possibile per evitare che possa fluttuare. Alla fine viene utilizzata una salvietta umida per pulirsi la bocca. Per andare in bagno invece viene utilizzata una toilette speciale alla quale ci si deve vincolare con delle cinghie. Il wc “spaziale” utilizza un sistema di aspirazione che raccoglie e ricicla le urine da cui si ottiene acqua potabile, mentre i rifiuti solidi verranno immagazzinati, compressi e smaltiti.
Pranzo e cena nello spazio
I menu spaziali non sono di certo da ristorante stellato, ovviamente sono quasi tutti cibi in scatola o disidratati. Assolutamente vietati cibi come pizza, patatine fritte, cracker e bibite gasate. Gli astronauti devono comunque assumere 2800 calorie al giorno, aspetto assolutamente primario per la loro permanenza nello spazio, gli alimenti vengono preparati tenendo conto della microgravità e sottoposti a trattamenti speciali per la conservazione. Occorre evitare il più possibile che il cibo possa volare dal piatto data l’assenza di peso, anche per questo vengono studiati in ogni dettaglio i cibi da portare in “viaggio”. Esiste un modulo specifico a bordo della ISS dove vengono preparati i vassoi con i cibi suddivisi per ogni astronauta. Tutti gli alimenti vengono conservati in tubetti o sacchetti, l’acqua e le bibite in recipienti chiusi. Per le bevande viene sempre utilizzata la cannuccia.
Attività sportiva
Gli astronauti per ritornare in buone condizioni sulla Terra e mantenere massa muscolare e ossa forti devono svolgere quotidianamente attività sportiva. Il programma prevede almeno due ore al giorno di attività fisica utilizzando tapis roulant, cyclette senza ruote e altre attrezzature per integrare l’attività aerobica con l’allenamento con i pesi. Tenersi in forma e in salute è il primo passo per portare a termine la missione e i numerosi test che il team dovrà realizzare nei lunghi mesi di permanenza sulla Stazione.
Dormire e riposarsi nell’ISS
Ogni giornata di missione prevede almeno 8 ore di risposo, ma dormire sulla Stazione Spaziale Internazionale non è così facile come si possa pensare. Innanzitutto il ritmo delle giornate nello spazio è totalmente differente, si alternano 16 tramonti e 16 albe in solamente 24 ore terrestri. Difficile abituarsi e capire quando è l’ora di andare a dormire. Il team dell’ISS segue un programma ben dettagliato anche per quanto riguarda le ore da dedicare al riposo dopo una lunga giornata lavorativa. Gli astronauti dovranno quindi gestire nelle loro ore di sonno la presenza della luce, utilizzando appositi occhiali oppure oscurando gli oblò delle loro cabine realizzati per ospitare una sola persona alla volta, quindi in spazi molto ristretti. Astronauti che possono dormire in qualsiasi orientamento considerata la microgravità, ovviamente anche in questo caso dovranno vincolarsi per evitare di fluttuare e urtare all’interno del modulo della stazione.
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_Andrea Solari