Per una volta non dovrai sparare a mostri o salvare (ancora una volta) il pianeta! Ecco le migliori città virtuali alimentate ad energia pulita.
Ah, i videogiochi! Non c’è nulla di meglio che staccare la spina dal trantran quotidiano, accomodarsi su una poltrona e passare un po’ di tempo in mondi virtuali. Certo, c’è il problema che non ci si può mai rilassare, una volta che si ha il pad in mano. Se non sono minacciosi alieni venuti a conquistare il nostro pianeta si tratta di sventare i malefici piani di qualche stregone dall’ego troppo cresciuto o di sopravvivere in un mondo post-atomico dove tutto è in tono di seppia. Non c’è avventura senza conflitto quindi siamo sempre chiamati a risolvere problemi che sembrano insormontabili almeno inizialmente. Quale modo migliore di fiondarci nell’azione se non facendoci visitare città virtuali? Le città nei videogiochi ricoprono un ruolo importante perché ci ricordano dove viviamo. Castelli maledetti e astronavi perse nel vuoto cosmico non ti faranno mai lo stesso effetto di un vicolo che dà su un parco pubblico o una piazzetta antistante una chiesa.
Per fortuna non hai sempre a che fare con città che ti terrorizzano, ti fanno insospettire o che nascondono mostri dietro ogni porta. No, talvolta le città virtuali sono progettate in modo da farti desiderare di viverci. Ecco quindi le cinque città green-friendly dei videogiochi che ti fanno desiderare di lasciare tutto e trasferirti lì.
Columbia – BioShock Infinite (2013)
Nel blu, dipinto di blu, tra soffici nuvole bianche, vola placida la città retrofuturista di Columbia. Commissionata dal governo statunitense con lo scopo di rispecchiare gli ideali americani alla fine del diciannovesimo secolo, riesce a librarsi nel cielo grazie a (fittizie) scoperte nel campo della fisica quantistica. Gli edifici sono progettati seguendo l’esempio dello stile neoclassico – colonne simil-greche e strutture bianche, semplici, ti danno il benvenuto una volta atterrato sulla città. L’atmosfera rilassata da utopia industriale ben si sposa con le nuvolette che si spostano sullo sfondo. Aspetta, cos’era quella figura minacciosa dietro l’angolo? Meglio passare alla prossima città virtuale prima che ti accada qualcosa di strano…
Atlantide – Assassin’s Creed Odyssey (2018)
Platone l’aveva descritta come la città ideale e questa è sicuramente la rappresentazione più vicina al sogno del filosofo di Atene. Sviluppata in cerchi concentrici, la sua architettura dalle forme bianche e organiche ricorda le strutture futuristiche di Santiago Calatrava. Lussureggianti giardini pensili arricchiscono quella che è la città utopica per definizione. La popolazione usa energia pulita e i canali che la percorrono sono la testimonianza di una progettazione urbana di un certo livello. Certo, c’è del marcio dietro alla lucida facciata perfetta, ma chi siamo noi per rovinarvi la sorpresa?
Cleyra – Final Fantasy IX (2000)
Impenetrabili correnti d’aria nel deserto celano quella che è forse la città più bella di questa lista. Cleyra è costruita sulla cima di un albero millenario che si basa su un rapporto rispettoso con gli elementi della natura. Capanne dal vago gusto medievale convivono con l’albero che le sostiene senza che un solo ramo venga tagliato o appena appena toccato. Gli stessi abitanti di Cleyra sono in sintonia con la natura ed è solo grazie ad essa che sono riusciti a proteggere la propria città da attacchi esterni. Almeno fino a quando… Beh, niente spoiler, ma ci siamo capiti. L’avevamo detto che non c’è avventura senza conflitto, no?
Arenipoli – Pokémon Diamante e Perla (2006)
Dopo aver vinto innumerevoli sfide sei riuscito a giungere a pochi passi dalla Lega Pokémon dove te la vedrai con i più forti allenatori della regione di Sinnoh. Perché non te la prendi comoda per un attimo e ti rilassi in quella che è una città modello per l’utilizzo dell’energia rinnovabile? Arenipoli, importante città costiera che dà sulla Lega, funziona solamente grazie all’energia solare. Ti aspetti casette piatte con pannelli solari sui tetti, non è vero? Beh, il sindaco di Arenipoli ha pensato ad un modo più creativo di rifornire la centrale energetica cittadina. I pannelli solari, molti e grandi, fungono da strade che puoi percorrere in assoluta sicurezza. Non è tutto! L’energia generata da questo ingegnoso sistema ha ispirato la Palestra Pokémon locale che, nemmeno a farlo apposta, è tutta a tema elettricità. Elettrizzante, nevvéro?
La nostra città – Cities: Skylines (2015)
Dopo avere visitato tante città virtuali progettate da altri è giunto il momento di metterti all’opera e realizzare la tua città dei sogni – naturalmente green-friendly al 100%! Cities Skylines è un simulatore che ti permette di creare villaggi, paesi, città, metropoli e megalopoli lasciandoti decidere su cosa basare l’economia locale, il numero dei servizi offerti ai tuoi abitanti e, naturalmente, la qualità dell’energia che fa funzionare tutte le infrastrutture. Costruirai centrali idroelettriche sul fiume che attraversa la città o preferirai risparmiare soldi scegliendo fonti meno pulite scavando il terreno? Questo simulatore ti lascia completa libertà di azione, ma fai attenzione: lo sfruttamento di energie non rinnovabili porta al deterioramento della salute dei tuoi cittadini che affolleranno gli ospedali gravando così sulle casse del comune. Inoltre, riceverai un trofeo (digitale) quando finalmente riuscirai a sostenere la richiesta di energia della tua città solamente con l’aiuto del sole, del vento e dell’acqua.
Queste sono solo alcune delle città pulite dei videogiochi in cui vorremmo trasferirci, ma ora vogliamo sentire il tuo parere. Le conoscevi? Quali sono le città eco-friendly del mondo videoludico in cui vivresti volentieri?
Faccelo sapere con un commento.
_ di Filippo Lorenzin